Giuseppe Conte, il piano B: pagare Davide Casaleggio 450 mila euro e prendersi il M5s
Giuseppe Conte è pronto ad andare per vie legali contro Davide Casaleggio. La tensione è altissima ma tutti nel M5s vorrebbero evitare di chiudere la questione in Tribunale, a parte il ministro Stefano Patuanelli che sostiene che "se si continua a dire che il M5S deve 450mila euro a Rousseau mi pare non ci sia alternativa, dato che non esiste un contratto e il M5S non ma hai avuto neanche un conto".
Adesso invece si parla di un piano B di Conte: ovvero, rivela in un retroscena il Corriere della Sera, versare a Rousseau i 450mila euro necessari per ristabilire una situazione finanziaria che permetta poi di votare le modifiche dello statuto e dare così il via all'era-Conte. Per reperire i fondi, nel M5S si pensa di utilizzare il denaro accumulato per le restituzioni, facendo firmare una liberatoria a chi aderisce all'iniziativa.
Mentre resta da definire il passo da fare dopo il voto. Nel Movimento si studiano altre piattaforme alternative con costi di circa 10mila euro a votazione. "Non sanno di cosa parlano", sostiene qualche pentastellato. "Chi vuole provare faccia pure, ma poi non si lamenti se Rousseau alza il prezzo" (le indiscrezioni parlano di un'ipotesi di contratto ventilata a febbraio a Casaleggio da 20 votazioni l'anno per 20mila euro a voto).
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E in questa situazione caotica c'è chi si fa alfiere della nuova linea contiana. La corrente di Parole Guerriere ha dato vita all'associazione Italia Più 2050, "nel solco di Beppe Grillo e Giuseppe Conte". "Serve un cambio di passo nell'organizzazione territoriale e nella formazione politica. Italia Più 2050 sarà uno strumento per fare questo e aiutare a guardare lontano", dice Giuseppe Brescia. Ma l'iniziativa ha fatto storcere il naso a diversi parlamentari, che hanno preso di mira soprattutto il promotore Carlo Sibilia.
Questo è il piano B. Altrimenti si andrà in tribunale e le sorti le deciderà un giudice.