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Mario Draghi, il patto con Merkel e Macron prima del Consiglio europeo. Obiettivo: inchiodare Ursula Von der Leyen sui vaccini

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Sono sempre più intensi i contatti tra Mario Draghi e i leader di Francia e Germania, Emmanuel Macron e Angela Merkel, in vista del Consiglio europeo che si riunirà giovedì prossimo in videoconferenza. L'obiettivo del premier italiano è quello di imprimere una decisa accelerata alla campagna vaccinale, chiedendo un cambio di passo alla Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen. Ecco perché, stando a un retroscena de La Repubblica, Draghi starebbe studiando la possibilità di organizzare una serie di contatti informali con Merkel e Macron in occasione del summit. 

 

 

 

Nel mirino di Roma, Parigi e Berlino ci sono soprattutto gli errori fatti dalla Commissione europea con le case farmaceutiche, che hanno rallentato le consegne. Da questo punto di vista, "l’azione della presidente Ursula Von Der Leyen non è stata giudicata all’altezza della situazione", scrive Repubblica. L'operazione di fondo, quindi, ha come scopo quello di aiutare in maniera concreta la Commissione ad affrontare la delicatezza del momento. Dunque al prossimo Consiglio europeo, Italia, Francia e Germania metteranno sul tavolo le loro aspettative e daranno le proprie indicazioni alla von der Leyen.

 

 

 

L'aspetto decisivo resta l'approvvigionamento delle fiale, anche perché le disattenzioni che ci sono state negli accordi con le aziende farmaceutiche non possono più ripetersi. Sono in molti nell'Unione ad aver notato una negoziazione troppo timida con le aziende. E' venuto meno quello che Draghi stesso ha definito come "approccio pragmatico". L'operazione, comunque, potrà realizzarsi solo con il via libera della Merkel. Infatti, anche se i rapporti tra la von der Leyen e la cancelliera tedesca non sono più gli stessi, la presidente della Commissione resta una sua protetta e comunque espressione della Germania. 

 

 

 

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