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Matteo Salvini replica a Giorgia Meloni: "Candidati? Per vincere le elezioni non bisogna dire sempre no"

Matteo Salvini

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Prosegue il dibattito sui candidati per le Amministrative. Se Pd e M5s sono a buon punto, lo stesso non si può dire del centrodestra. Da una parte infatti Lega e Forza Italia puntano su Guido Bertolaso per Roma, dall'altra Fratelli d'Italia frena e rilancia con il manager Andrea Abodi. Eppure i tempi stringono, lo sa bene Giorgia Meloni che si è appellata a Matteo Salvini affinché i nomi escano "prima di Pasqua". A stretto giro ecco che arriva la replica: "Noi da settimane siamo impegnati tutto il giorno sulla questione dei vaccini e su quella dei ristori - tuona sul Corriere della Sera dove sottolinea la presenza del Carroccio al governo -. Queste sono le emergenze, le questioni interne e di politica estera le abbiamo seguite meno e ricordo che in ogni caso si vota a ottobre. L’obiettivo è che il centrodestra vinca le Amministrative, ma per farlo occorre qualcuno che non dica sempre di no, che non bocci qualsiasi candidato sindaco. Pensi a Guido Bertolaso: a Roma sarebbe certamente vincente, ma se c’è chi per mesi gli dice di no, magari alla fine lui se la prende".

 

 

E infatti l'ex presidente della Protezione civile ha declinato l'invito invitando il centrodestra "a trovare un altro candidato". Salvini non si pente dell'ingresso della Lega all'interno dell'esecutivo guidato da Mario Draghi. Con lui - puntualizza al Corsera - ci sono obiettivi comuni. Uno a caso? "Mettere ordine nella giungla delle cartelle esattoriali. L’accordo è che entro aprile, quello del 2021, arrivi una revisione del sistema generale delle riscossioni. Con l’azzeramento di decine di milioni di cartelle".

 

 

È stato proprio questo il tema su cui i partiti in maggioranza si sono scontrati durante il Cdm: da una parte Lega, Forza Italia e M5s intenzionati a stracciare, anche se in maniera differente, 60 milioni di cartelle. Dall'altra il Pd irremovibile sul no. Ma il numero uno leghista è speranzoso, anche sul dl Sostegno: "Non è risolutivo, in realtà servirebbero 90 miliardi, non 30. Il triplo. Ma questo è un buon inizio. Abbiamo messo su strade risorse che c’erano e mai erano arrivate, sul turismo e sul decreto anti usura. Ma in generale, vedo uno spirito che sta cambiando, ed è importante". 

 

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