Mario Draghi, "con chi parlerà alle 17.30". La prima volta: schiaffo del premier agli "orfani di Conte"
Mario Draghi non parla e non risponde ai giornalisti? Gli “orfani” di Giuseppe Conte sono andati avanti con questa solfa per giorni: in particolare li abbiamo visti piagnucolare nel salotto di Lilli Gruber, con i vari Marco Travaglio, Andrea Scanzi, Luca Telese che hanno tutti sottolineato a Otto e Mezzo di non gradire il silenzio del premier. Al quale però è impossibile non riconoscere una tempestività delle decisioni, mentre il suo predecessore sprecava fiumi di parole e faceva molti meno fatti. Lontano dagli squilli di trombe - e soprattutto dalle telecamere delle dirette tv o social - Draghi ha ribaltato come un calzino la squadra che si occupa dell’emergenza coronavirus e del piano vaccinale.
“Alle 17.30 terrà una conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri che varerà il Decreto Sostegni. Saranno 30 i giornalisti ammessi (limitazioni Covid)”, ha fatto sapere Luciano Ghelfi, il giornalista del Tg2 sempre bene informato sulle vicende di Palazzo. Questa sarà la prima volta dall’insediamento che Draghi parlerà in conferenza e risponderà alle domande dei giornalisti: chissà cos’altro si inventeranno gli “orfani” di Conte dopo questo schiaffo morale. Il momento è quantomai propizio per parlare alla Nazione e dialogare con la stampa, visto che oggi riprenderà la somministrazione del tanto discusso vaccino di AstraZeneca.
È stato montato un caso sul quale Draghi non è esente da colpe, perché la sospensione è stata una decisione esclusivamente politica, basata sulla psicosi e sull’onda emotiva del momento e non su basi scientifiche: infatti anche ieri l’Ema ha ribadito che i benefici superano i rischi e che non esiste un singolo caso controverso certamente dipendente dal vaccino. Anzi, considerando quanti milioni di persone sono stati vaccinati con AstraZeneca la trentina di casi di eventi rari avversi sono statisticamente irrilevanti. Probabilmente Draghi darà una spiegazione della decisione assunta di concordo con la Germania, che proprio come l’Italia oggi riprenderà la vaccinazione con AstraZeneca.