Antonio Maria Rinaldi asfalta i manettari: "Edoardo Rixi assolto. Titoloni e fango, secondo voi cosa accadrà?"
Assolto. Si parla di Edoardo Rixi, ex capogruppo regionale in Liguria della Lega, assolto dalla seconda sezione della Corte di Appello, insieme a tutti gli altri imputati condannati in primo grado, per le cosiddette "spese pazze" relative ai bilanci tra il 2010 e il 2012. Assolto perché "il fatto non sussiste". Rixi, ex viceministro e ora deputato del Carroccio nonché segretario regionale del partito, in primo grado era stato condannato a 3 anni e 5 mesi.
Ora, il ribaltone giudiziario dopo che in primo grado, il giudice inflisse a Rixi la pena più alta tra tutti i 19 condannati, i, accusati di avere speso migliaia di euro, soldi pubblici destinati all’attività dei gruppi consiliari, per scopi privati o per attività di partito. E ancora, era stata disposta l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, in base alla legge severino.
Ora, dopo l'assoluzione, Rixi si sfoga: "Una assoluzione che conferma quanto sostengo dal primo giorno - afferma il leghista, che non era presente in aula al momento del verdetto, in una nota -. Il mio comportamento si è sempre distinto per lealtà e correttezza. Il mio obiettivo rimane quello di lavorare senza sosta al servizio della mia regione e del mio Paese", ha aggiunto.
Ma, come spesso accade soprattutto se di mezzo c'è un leghista, la notizia dell'assoluzione sta avendo molta meno eco rispetto all'indagine e alla condanna. Già, ciò che contava era marchiare a fuoco Rixi, nel nome del giustizialismo e del più becero istinto manettaro. E sul punto insiste Antonio Maria Rinaldi, europarlamentare della Lega, che rilancia su Twitter la notizia dell'assoluzione e commenta, polemico: "Secondo voi ci saranno ora i titoloni come quelli a suo tempo per buttare fango su Edoardo Rixi e la Lega?". Niente da aggiungere.