Matteo Renzi, il commento su Enrico Letta con un giorno di ritardo: "Se fallisce, niente alibi Italia Viva"
Con un giorno di ritardo, Matteo Renzi commenta la nomina a segretario del Pd di Enrico Letta, il premier che l'attuale leader di Italia Viva aveva letteralmente "pugnalato" nel 2014 nella sua repentina scalata a Palazzo Chigi. "Con buona pace di chi vive di livori, il fatto che Letta sia tornato nella politica italiana – in questo momento – per me è una buona notizia. Se riuscirà a risollevare un Pd, noi saremo contenti per lui e per il Pd. Se non ci riuscirà, stavolta nessuno potrà utilizzarci come alibi. Classica situazione win-win". Il messaggio lanciato da Renzi nella sua enews non sembra, comunque, dei più rassicuranti dal momento che già mette in conto il fallimento dell'alleato.
"Che segretario sarà". Da Lilli Gruber è già partita la beatificazione di Letta: farsa rosso-spinta
"Per il presente il Pd scegliendo Letta ha fatto una scelta equilibrata ed a lui vanno i miei auguri di buon lavoro. Amici, diciamoci la verità - prosegue Renzi - la linea politica di Zingaretti era, come dire, leggermente confusa e le sue dimissioni lo hanno plasticamente confermato. Enrico Letta invece è rientrato in campo e ha delineato un profilo riformista, molto diverso dal recente passato, a cominciare dalla legge elettorale e dal rapporto con i Cinque Stelle. Vediamo se dalle parole si passerà ai fatti. Perché le narrazioni sono sempre bellissime, poi ciò che conta è la realtà. Non resta che attendere: saranno due anni ricchi di interesse. Leggo che qualcuno dice: 'adesso Italia Viva non conta più nulla'. Sono gli stessi che avevano già pregustato il Conte Ter, descritto come inutile la crisi e scritto numerosi articoli per spiegare perché i gruppi parlamentari non avrebbero superato la prova della crisi. Sarà un piacere smentirli anche stavolta: in questo vuoto di politica, chi ha idee conta sempre. E Italia Viva ha molte idee da valorizzare".