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Andrea Marcucci, il capogruppo Pd potrebbe saltare: sette anni dopo, la vendetta di Enrico Letta?

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Il primo a fare le spese dell’avvicendamento nella segreteria del Pd tra Nicola Zingaretti ed Enrico Letta potrebbe essere Andrea Marcucci. L’attuale capogruppo a Palazzo Madama è infatti un ex renziano, uno di quelli che “tradì” Letta quando era presidente del Consiglio: se è vero che la vendetta è un piatto che va servito freddo, allora dopo sette anni “stai sereno Enrico” potrebbe imporre un avvicendamento con Rossomando al posto di Marcucci. 

 

 

Dalla mattinata di lunedì 15 marzo il nuovo segretario del Pd ha preso possesso dei suoi uffici al Nazareno, dove ha iniziato a stilare il calendario degli appuntamenti: “Con i presidenti di Camera e Senato - si legge nell’edizione odierna de La Repubblica - per affrontare il tema delle riforme che giacciono inevase in Parlamento, e poi con i gruppi del Pd, con i quali cominciare a ragionare su eventuali avvicendamenti”. A partire appunto da quello che potrebbe riguardare l’ex renziano Marcucci. 

 

 

Inoltre sempre Repubblica dà notizia della telefonata di Mario Draghi che sarebbe stata decisiva per convincere Letta ad accettare il ritorno in politica: non una cosa scontata, soprattutto alla guida di un partito in profonda crisi, lo stesso che sette anni prima lo aveva tradito brutalmente. Prossimamente dovrebbe essere messo in agenda un faccia a faccia tra il premier e Letta, con quest’ultimo che intanto ha preso posizione in maniera netta: “Il governo Draghi è il nostro governo, semmai è la Lega che deve spiegare perché lo appoggia”. 

 

 

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