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Giancarlo Giorgetti, il retroscena sull'incontro a Roma. Svolta Lega: nuovo impensabile asse?

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C'è anche lo zampino di Giancarlo Giorgetti nel nuovo fortissimo asse Italia-Francia? Secondo il Financial Times, l'intesa tra Mario Draghi ed Emmanuel Macron è talmente forte da far sospettare che saranno loro la nuova "coppia del potere" che trainerà l'Europa quando  Angela Merkel "tramonterà". Uno scenario molto più imminente di quanto non si possa pensare. In questo quadro, è decisivo il riposizionamento europeo di Matteo Salvini e della Lega

 

 

 

Indicativa in tal senso l'intervista di Thierry Breton, commissario europeo francese al Mercato interno. Intervistato dall'emittente transalpina Europe 1, Breton ha definito "costruttivo" l'incontro avuto qualche giorno fa a Roma proprio con Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico e numero 2 di Salvini. "Quello che posso dirvi è che non è Marine Le Pen, ha familiarità con gli argomenti". Parole pesanti, perché di fatto sdoganano la Lega in un Paese in cui il pregiudizio "di sinistra" è ancora fortissimo, forse ancora più che in Italia.

 

 

 

 

Giorgetti è riconosciuto come un politico molto vicino a Draghi, che in Francia gode di stima bipartisan e viene visto come un leader affidabile sul piano europeo. "Ha preso una buona decisione - sottolinea Breton riguardo alla questione lockdown -. Sono stato in Italia alcuni giorni fa. I bar e i ristoranti erano aperti a differenza della Francia ad esempio. Draghi ha deciso di chiuderli per tre settimane. Il presidente del Consiglio ha la situazione perfettamente in mano". "C'è la necessità - ha concluso il commissario francese - di un tocco che uomini eccezionali come Mario Draghi possono avere e sono molto felice che abbia accettato questa missione molto importante per l'Italia e per l'Europa". E se anche la Lega è salita sul carro, siamo di fronte a segnali molto, molto forti: qualcosa sta cambiando.
 

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