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Mario Draghi, nervi tesi nel governo: "Decide tutto da solo", il metodo sulla nomina di Valentina Vezzali

Mario Draghi

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Il metodo di Mario Draghi non piace particolarmente ai partiti, sarà perché con lui non toccano palla e non ricevono neanche notizie in anticipo, anzi spesso sono gli ultimi a saperle. Come nel caso di Valentina Vezzali, che è stata nominata sottosegretario allo Sport senza che la squadra di governo sapesse nulla, con le uniche eccezioni di Giancarlo Giorgetti, Gianni Letta e Roberto Garofoli. Anzi, pare che sia stato proprio il ministro della Lega a suggerire il nome della Vezzali al premier, ma fonti qualificate raccontano al Fatto Quotidiano che Matteo Salvini fosse all’oscuro di tutto. 

 

 

Segno che quello che succede nella “cricca” di Draghi rimane nella “cricca” di Draghi, sebbene sia curioso che il numero due del Carroccio non informi il segretario riguardo a una nomina comunque rilevante dal punto di vista politico. Così come nulla sapeva il Movimento 5 Stelle, che sperava di essere coinvolto nella decisione visto che la delega allo Sport apparteneva al grillino Vincenzo Spadafora: e invece Draghi non ha minimamente considerato il M5s, che sperava fosse assegnata la delega a Fabiana Dadone, già ministro delle Politiche giovanili. 

 

 

“In sintesi - si legge nell’edizione odierna del Fatto - il metodo Draghi già mostrato durante le consultazioni con i partiti. Volto impassibile, parole quasi zero. ‘Magari fa così perché è al debutto in politica’ dissero dentro i Palazzi. Invece no, Draghi così ha iniziato. E così continua”.

 

 

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