Gaspare Sturzo, giudice e pronipote del fondatore del Partito popolare e Denis Verdini, imprenditore, banchiere, politico. Sturzo, giudice preliminare a Roma, due anni fa rifiutò di archiviare l'inchiesta su Verdini (e su Tiziano Renzi, padre di Matteo) costringendo la Procura a un supplemento di indagine, sfociato tre mesi fa in una richiesta di processo. Ma Sturzo e Verdini otto anni prima si erano scontrati perché il primo puntava a fare il candidato del centrodestra alla presidenza della Sicilia. E il secondo stoppò la candidatura
Berlusconi affida a Verdini la riforma elettorale
C'è il Silvio Berlusconi che al brindisi di Natale in San Lorenzo in Lucina parla davanti a tutti, suona la carica in vi...Nessuno pensa, scrive il Giornale, che il giudice abbia voluto prendersi una vendetta quando si è trovato a dover giudicare Verdini, ma la domanda che si pone il quotidiano è quella che probabilmente Sturzo non avrebbe fatto meglio ad astenersi quando proprio sul suo tavolo approdò la richiesta di archiviazione dell'indagine in cui comparivano Verdini e Renzi senior, filone laterale dell'affare Consip?
Forza Italia, Verdini contro Brunetta
Silvio Berlusconi frena ancora sulle cose di partito. Il Cavaliere ha deciso di prendersi ancora qualche giorno di ripos..."A chiederselo è anche la Procura di Perugia, competente per i reati commessi dai colleghi romani, che sulla mancata astensione di Sturzo ha aperto una indagine, interrogando Verdini e Gianni Letta, che della candidatura del magistrato in Sicilia era stato uno degli sponsor", scrive il Giornale. Ipotesi di reato (per ora non formalizzata): abuso d'ufficio. Nel frattempo Sturzo cercò anche di fare carriera in magistratura, indicando proprio il ruolo svolto come gip a Roma tra i suoi titoli di merito. E chiese aiuto a Luca Palamara, ex presidente dell'Associazione nazionale magistrati, e leader della sua corrente, Unicost. L'obiettivo di Sturzo era un posto alla Procura generale della Cassazione. A raccontarlo sono le chat estratte dalla Guardia di finanza dal telefono di Palamara, che documentano l’intenso pressing di Sturzo sul potente collega tra il maggio e il luglio 2018. Sturzo, per esempio, se la prende con Maurizio De Lucia, procuratore della Repubblica a Messina, che ha fatto carriera grazie alle indagini fatte insieme a lui in Sicilia: "Ma le carte le facevo tutte io".
