Andrea Mandelli vicepresidente alla Camera, malumori in Forza Italia: "Calabria e Prestigiacomo forse vicine a una decisione forte"
Alla fine l'ha spuntata Silvio Berlusconi. Nuovo vicepresidente alla Camera è Andrea Mandelli. È il suo il nome designato per sostituire Mara Carfagna passata al ministero per il Sud. Ed è sempre il suo il nome voluto dal leader di Forza Italia su cui si era speso anche in un vertice all'ora di pranzo con lo stato maggiore e i ministri azzurri nella villa romana. Uno scranno, descrive il Corriere della Sera, che faceva gola a tanti azzurri. Al punto da provocare non solo divisioni nel partito, ma anche nella maggioranza: a Mandelli infatti sono andati 248 voti, sufficienti per l'elezione, ma ben 120 ne ha ottenuti l'altra contendente Annagrazia Calabria, 13 Simone Baldelli e 8 Stefania Prestigiacomo.
Tutti e tre candidati alternativi al prescelto. Ma a quanto raccontano dai vertici del partito è stato lo stesso Cavaliere a imporre Mandelli, azzurro presidente dell'ordine dei farmacisti molto vicino anche a Licia Ronzulli. Nella geografia politica di Forza Italia Mandelli rappresenta il giusto contrappeso al nuovo capogruppo - lui moderato - Roberto Occhiuto. E questo dopo aver rassicurato, subito dopo la nomina dei ministri, Stefania Prestigiacomo che "il posto da vicepresidente sarà sicuramente il tuo" e aver poi detto "si può fare" anche agli altri candidati. Insomma, i tre silurati hanno tutte buone ragioni per avercela con il Cav.
Berlusconi rivoluziona Forza Italia: nuovi big ai vertici, c'è anche un impensabile ritorno
Tanto che il Corsera avanza la possibilità che "nei prossimi giorni la Calabria e la collega Prestigiacomo potrebbero prendere qualche decisione forte". D'altronde ormai le lamentele sono all'ordine del giorno e rischiano di dividere ancora di più Forza Italia proprio nel periodo più florido da molto tempo a questa parte in fatto di consensi. L'ex premier vede infatti il suo partito all’8,3 pee cento nelle intenzioni di voto (era poco sopra al 7): tutti gli istituti rilevano una variazione positiva. Euromedia Research addirittura segna 10,6 per cento (SWG invece 6,9).