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Immigrazione, Matteo Salvini incalza Draghi e Lamorgese: "Sbarchi a raffica, contagio e illegalità. Subito un confronto"

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Altra fuga di migranti dall’Hotspot di Pozzallo. "Da notizie di stampa, si viene a conoscenza della fuga di sette immigrati dall’hotspot di Pozzallo. La fuga di questa notte, fa seguito ad un’altra fuga di qualche giorno fa di altri immigrati, fortunatamente tutti negativi al Covid", dice il sindaco Roberto Ammatuna. Lo stesso non si può dire per l'ultimo episodio. "Non ci è dato sapere - prosegue preoccupato - se quest’ultima fuga abbia interessato immigrati positivi al coronavirus. Nelle prossime ore, si cercherà di capire meglio che cosa è accaduto, anche perché se si tratta di immigrati minori, il sindaco è il loro tutore, oltre ad essere massima Autorità Sanitaria del Comune". 

Una situazione su cui Matteo Salvini pretende chiarimenti. "Intendo confrontarmi al più presto con il presidente Mario Draghi e il ministro Luciana Lamorgese per trovare soluzioni - promette il leader della Lega -. L’Italia, soprattutto in pandemia e con molti cittadini costretti a casa, non può permettersi sbarchi a raffica, clandestini a spasso e illegalità”. Non solo, perché di pari passo l'ex ministro ricorda la "finta accoglienza a Cassino con otto arresti e sequestri superiori al milione di euro". 

Il riferimento è alle indagini del commissariato di polizia del comune laziale che hanno scovato illeciti commessi da un gruppo criminale. Quest'ultimo gestiva diverse cooperative attive nel settore del sistema dei Centri di Accoglienza Straordinaria. Gli indagati dichiaravano alle Prefetture competenti che i servizi in favore degli ospiti erano correttamente garantiti, ottenendo così i rimborsi previsti. Ma la realtà era ben diversa. Da qui la necessità da parte della guardia di Fiinanza e della polizia di Stato di verificare e tutelare il bilancio dello Stato e degli Enti Locali volto al contrasto dello sperpero di denaro pubblico.

 

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