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Matteo Salvini dice no al Ppe: "L'ingresso non è all'ordine del giorno. Stiamo lavorando a qualcosa di nuovo"

 Matteo Salvini

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Matteo Salvini non entrerà con la Lega nel Ppe, il partito popolare europeo. Possono anche dispiacersi Silvio Berlusconi e Mario Draghi di questa decisione - hanno sempre spinto per un suo ingresso nel partito liberale moderato - ma il leader del Carroccio non si piega e mai si piegherà a questa Europa che non vuole cambiare ed evolvere. "Non è all'ordine del giorno questo ingresso. Stiamo lavorando per creare qualcosa di nuovo", annuncia Matteo Salvini durante una diretta su Facebook. "Mi sembra chiaro ed evidente che un certo tipo di Europa fondata su canoni vecchi non è in grado di dare risposta ai problemi del 2021. E ne è una prova il disastro dei vaccini", sottolinea il leader della Lega. 

 

 

Quello che Salvini vuole è appunto qualcosa di "nuovo" di "diverso" per un'Europa che sia davvero vicina ai cittadini. Neanche una settimana fa si era invece parlato di un possibile ingresso della Lega nel Partito popolare europeo dopo che Viktor Orban mercoledì 3 marzo, alla vigilia del voto sulla revisione dello statuto dei popolari europei che, secondo gli osservatori avrebbe potuto portare all'esclusione del partito magiaro, ha preferito battere sul tempo il Ppe annunciando l'uscita di Fidesz, il suo partito, dal gruppo.

 

 

Un addio che aveva aperto uno scenario importante a casa nostra. Perché, con il  passaggio di Orban al gruppo dei conservatori europei guidato da Giorgia Meloni (dove è già approdato l'ex leghista Sofo, compagno di Marion Le Pen), nel gruppo del Ppe a Strasburgo si era di fatto aperto uno 'slot' per la Lega di Salvini. Silvio Berlusconi caldeggiava il passaggio di Salvini, per la Lega si sarebbe trattato di uno spostamento epocale, che avrebbe tra l’altro ricucito drasticamente le distanze tra il Carroccio e Forza Italia. Tant'è. Salvini ha deciso di starne fuori. Non è questa l'Europa che vuole. 

 

 

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