Silvio Berlusconi, indiscrezione pazzesca sul "Tempo": "Chiuso in una stanza". La riunione è una guerra: ad Arcore...
Se a sinistra il Pd esplode dopo le dimissioni di Nicola Zingaretti da segretario e il Movimento 5 stelle si ritrova spaccato in due, tra governisti grillini e ribelli, anche a destra non mancano i problemi. Anzi, i mal di pancia interni stanno diventando piuttosto frequenti. Soprattutto all'interno di Forza Italia. Riporta il Tempo - il quotidiano diretto da Franco Bechis -in un retroscena che le nomine di Antonio Tajani a coordinatore nazionale e Anna Maria Bernini come suo vice, "seguite nel tentativo di placare i malumori degli azzurri dell'ala più filo-leghista esclusa dalla partita dei ministeri (andati a Carfagna, Brunetta e Gelmini), hanno provocato reazioni irritate sui territori e fra quei parlamentari rimasti fuori dalla partita".
Gira una voce che dice che il giorno in cui sono stati assegnati i ruoli, riporta sempre il quotidiano diretto da Franco Bechis, Silvio Berlusconi "sia stato chiuso in una stanza della residenza di Arcore da un'infuriata Licia Ronzulli, accompagnata da Tajani e Bernini, minacciando che non sarebbero usciti di lì finché non fossero stati diramati i comunicati stampa a conferma delle nomine". Anche perché "il ruolo di Coordinatore nazionale non è previsto dallo Statuto, figuriamoci quello di vice: al momento opportuno andremo fino in fondo a questa questione", fanno notare da ambienti forzisti.
Insomma la situazione dentro Forza Italia è molto tesa. Del resto nella formazione del governo Draghi ha vinto la linea “lettiana” che negli ultimi mesi si era opposta a quella filo-leghista. Renato Brunetta è diventato ministro della Pubblica amministrazione dopo esservi già stato, contestatissimo, durante l'ultimo governo Berlusconi. Stesso discorso per Maria Stella Gelmini alle Autonomie e Mara Carfagna al Sud. Nessun portafoglio, “tre ministeri minori, e con gli stessi numeri parlamentari o quasi della Lega”, attaccava un noto esponente azzurro. E la maretta continua.