Gregoretti, Luciana Lamorgese e il trucco delle Ong: "Ferme anche cinque giorni in attesa di essere piene"
Nell’ambito del caso Gregoretti, che vede Matteo Salvini accusato di sequestro di persona, Luciana Lamorgese è finalmente uscita allo scoperto e ha svelato al pubblico ministero il “trucchetto” delle navi Ong. Le quali vanno di fronte alle coste libiche, recuperano i migranti e aspettano anche per giorni che arrivino altri carichi prima di partire alla volta dell’Italia e chiedere un porto sicuro. La rivelazione della ministra dell’Interno è contenuta nella trascrizione della sua testimonianza al processo contro il suo predecessore ed è stata riportata nell’edizione odierna del Giornale.
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“Le navi che vanno a fare soccorso - si legge nelle carte - non è che ogni volta tornano immediatamente indietro. Tante volte, con dei soccorsi effettuali, si fermano nelle aree, diciamo libiche, anche tre, quattro giorni in attesa poi di recuperare il più possibile quelli che sono in difficoltà”. In pratica più che soccorso in mare le navi Ong si occupano di fare da taxi agli immigrati clandestini. Un’amara verità che neanche la Lamorgese ha potuto più nascondere e che dovrebbe essere decisiva per smontare tutte le accuse nei confronti di Salvini.
Il perché lo ha spiegato proprio la ministra dell’Interno: “Quindi vuol dire che sono delle navi che comunque sia hanno la possibilità di stare ferme con delle persone appena recuperate in acqua. Di farle stare sulle imbarcazioni anche per quattro, cinque giorni, perché loro chiedono il porto sicuro hanno quando l’imbarcazione piena e poi ritornano”.