Massimo Cacciari: "Dimissioni Zingaretti? Una botta pazzesca nei sondaggi. Chi si prende i voti del Pd"
“Mi aspetto una botta pazzesca pure nei sondaggi, chi vuoi che li voti?”. Massimo Cacciari con la solita schiettezza che lo contraddistingue ha offerto il suo punto di vista sul Pd e sulle dimissioni di Nicola Zingaretti in un’intervista rilasciata a Italia Oggi. L’ex sindaco di Venezia esclude che il segretario possa tornare sui suoi passi: “Quel suo ‘mi vergogno del Pd’ è una pietra tombale. Nessuno aveva mai osato tanto, neppure le dimissioni a messo fax di Nino Martinazzoli reggono il confronto”.
Cacciari è stato molto duro nel suo giudizio sui dem, e a ragion veduta: “Il Pd non è mai nato, è un’accozzaglia di fazioni. Ora se Zingaretti ha gli attributi al congresso fa la battaglia politica per cambiarlo. Altrimenti le sue dimissioni hanno solo un significato: si è rotto le scatole e lui la finisce qui”. Addirittura secondo l’ex sindaco di Venezia i 5 Stelle sono messi molto meglio dei dem: “Almeno loro hanno una prospettiva e gliel’ha data Beppe Grillo: affidarsi a Giuseppe Conte. L’ex premier è la figura di riferimento per un nuovo partito, dopo la metamorfosi del Movimento”.
Il quale secondo Cacciari diventerà un partito governista e con una prospettiva verde in Europa: “Anche questo può sottrarre spazi al Pd. Il problema è un altro: il Pd non ha prospettive ad oggi. Dopo che un segretario se ne va dicendo che il suo partito è un’accolita di poltrona è mica semplice dargli una direzione che abbia senso politico. Pensi poi a convincere gli elettori a votarlo”.
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