Massimo Garavaglia, colpo Lega nel cuore del governo: "Estate al mare", il ministro controcorrente
Mentre la terza ondata ci porta dritti verso le zone rosse e le chiusure, Massimo Garavaglia, pensa a far ripartire l'industria del turismo per e a programmare la stagione estiva a partire da aprile. Il ministro del Turismo, in una intervista a La Stampa, dice che non ama parlare di "provvedimenti non ancora presi e già questo sarà un cambiamento rispetto al passato: meno chiacchiere, bozze e discussioni. Si parla di cose reali, che vanno in Gazzetta Ufficiale, e basta. Detto questo, i primi segni di discontinuità devono essere due: la capacità di dare risposte in tempi rapidi e l’allargamento degli aiuti a categorie che fin qui erano rimaste escluse".
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Per quanto riguarda la prossima estate, spiega il leghista, "è fondamentale aiutare le imprese del turismo a programmare la stagione. Al momento purtroppo non è possibile farlo e tutti sappiamo che andiamo verso un mese di marzo molto duro sul fronte dei contagi". Detto questo, "mi aspetto però un’estate simile alla scorsa, nella quale le famiglie potranno godersi le vacanze e le aziende tornare a lavorare, anche se prevalentemente con visitatori italiani e purtroppo senza flussi importanti dall’estero. Vogliamo dare tempi certi alle imprese, anche a quelle dei parchi a tema, dimenticati dal precedente governo".
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Una visione ottimistica in questo momento, ma Garavaglia fa affidamento sulla campagna vaccinale: "Chiaramente serve pazienza e la partita dei vaccini sarà decisiva, ma mi aspetto che da aprile si possa ragionare su una programmazione della stagione estiva sulla falsariga dello scorso anno". Insomma, se è vero che "l’estate è molto vicina e i vaccini sono ancora pochi", conclude il ministro del Turismo, "l’obiettivo è accelerare il più possibile: questa la cosa più importante".
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