Goffredo Bettini, il consigliere di Nicola Zingaretti telefona a Beppe Grillo dopo le dimissioni
Dietro le dimissioni di Nicola Zingaretti c'è Goffredo Bettini, il suo consigliere più ascoltato. Proprio Bettini c'è dietro i due anni di segretaria di Zoingaretti e in quasi tutte le scelte politiche fatte in queste due anni. Molti osservatori hanno puntando il dito contro Bettini elencando gli errori che hanno portato Zingaretti alle dimissioni. nel 2018 punta al voto con Matteo Salvini e invece Sergio Mattarella non scioglie le Camere. Non vorrebbe il Conte bis, ma prende atto che Mateo Renzi ha ragione e si può fare soltanto un governo giallo-rosso, ricorda Dagospia, che poi prosegue: "Ancora più disastrosa la gestione della crisi del Conte bis. Zingaretti esordisce con Conte o elezioni e arriva Mario Draghi. Prova a chiudere la porta alla Lega, rilanciando l’alleanza con Cinque stelle e Leu, ma Salvini entra al governo", scrive il sito di Roberto D'Agostino.
Bettini è anche preoccupato dal fatto che Base Riformista si è accordata con la sinistra di Matteo Orfini e con Andrea Orlando per mettere come vice segretaria, l’ex renziana Alessia Morani, mentre Zingaretti puntava su Cecilia D’Elia. Così Bettini, resosi conto della situazione, ha chiamato Zingaretti e gli ha suggerito di dimettersi subito, per prevenire le mosse degli altri dem e spiazzarli. Anche perché all'Assemblee del 13 e 14 marzo, "puoi contare ancora sulla maggioranza del partito (Franceschini, Orlando e zingarettiani): l’Assemblea nazionale, dove tu non ti presenterai, ti deve confermare per acclamazione: Nicola resta! Ci presenteremo così al Congresso con maggior forza e nessuno ti potrà più contestare l’alleanza con i 5Stelle alle amministrative di ottobre", scrive sempre Dagospia citando sempre Bettini.
Se Orson Welles/Bettini scavalca Zinga e fa lo spin doctor di Conte
Bettini inoltre ha telefonato a Beppe Grillo per rassicurarlo. Gli ha voluto ricordare che nel post di Zingaretti dove annunciava le dimissioni, "manca una parola, fondamentale quando uno annuncia le dimissioni: “irrevocabili". Con Zingaretti ha invece parlato Giuseppe Conte: “Sono dispiaciuto per questa decisione, evidentemente sofferta. Ho conosciuto e apprezzato un leader solido e leale, che è riuscito a condividere, anche nei passaggi più critici, la visione del bene superiore della collettività”, ha poi detto alla stampa dopo il colloqui con il segretario dimissionario.