Mario Draghi, rinviate tutte le elezioni: spunta la bozza del decreto legge, quando si tornerà a votare
Le elezioni previste in primavera sono slittate ufficialmente all’autunno. Le indiscrezioni arrivate nella giornata di ieri hanno trovato conferma nel Consiglio dei ministri odierno, che ha varato il testo del decreto legge che prevede la slittamento delle consultazioni elettorali tra il 15 settembre e il 15 ottobre. Non c’è ancora una data certa, ma si presume che si andrà a votare il 10 ottobre.
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La decisione riguarda innanzitutto le elezioni amministrative: rimandato ovviamente anche il voto nelle grandi città, tra cui Roma, Milano, Napoli, Bologna e Torino. Inoltre sono state rinviate le suppletive per la Camera a Siena e le consultazioni regionali che erano già state indette in Calabria. Il decreto dispone lo slittamento di tutte le elezioni a causa del “permanere del quadro epidemiologico da Covid-19 diffusamente grave su tutto il territorio nazionale e dell’evolversi di significative varianti del virus che presentano carattere ulteriormente diffusivo del contagio”.
Sempre nella bozza si legge che che per quanto riguarda le elezioni comunali e circoscrizionali il numero minimo di sottoscrizioni richieste per la presentazione delle liste e candidature è ridotto a un terzo. La decisione del governo di rimandare le consultazioni all’autunno non ha convinto proprio tutte le istituzioni, dato che c’era chi si aspettava di poter votare almeno in estate quando, indipendentemente dalla campagna di vaccinazione, si dovrebbe verificare una situazione epidemiologica simile a quella dello scorso anno.