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Mario Draghi, il retroscena: Speranza e Gelmini in conferenza stampa per il decreto? Messaggio a Salvini e Pd

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Comunicare solo quando c’è qualcosa da dire. Mario Draghi non ha cambiato idea e lo ha dimostrato in prima persona, quando è stato presentato l'ultimo Dpcm ha lasciato la passerella mediatica al ministro Roberto Speranza e al ministroMariastella Gelmini. Lo aveva detto chiaramente durante il suo primo Consiglio dei Ministri, il 13 febbraio. Lì fece capire come la pensava sulla comunicazione politica che un governo deve saper affrontare. Un cambio di passo evidente rispetto al suo predecessore, Giuseppe Conte. Un cambio anche personale visto per Draghi visto che quando era presidente Bce era molto più loquace con i giornalisti.

 

 

"Ringrazio per la stima ma anche questa dovrà essere giustificata e validata nei fatti dal Governo da me presieduto” disse nella sua replica in Parlamento. E così è stato. Non ha presentato l'ultimo Dpcm e non ha rilasciato nessuna dichiarazione. Ma quello che vuole Draghi è che i ministri parlino il meno possibile. "Ad esempio, durante la formazione del governo era stata data disposizione precisa a tutti i ministri di non rilasciare interviste fintanto che non fossero stati nominati anche i sottosegretari", scrive il sito Tpi.

 

 

E d'ora in poi i ministri potranno rilasciare interviste solo per i provvedimenti da spiegare. Toni bassi per tutti. In più Mario Draghi, spiegano fonti di Palazzo Chigi, sta cercando l'”amalgama” tra partiti. Ecco spiegata la presenza all'ultimo Dpcm di due ministri diametralmente opposti politicamente Gelmini e Speranza, ovvero Forza Italia e Leu. "Un modo per costringerli a parlare (prima tra di loro e poi con l’opinione pubblica) ed unire il governo". Il sospetto è anche che Draghi voglia rimanere un po’ defilato per evitare di incrinare subito la luna di miele. Ecco perché mandare avanti Speranza e Gelmini. 

 

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