Cerca
Cerca
+

L'aria che tira, Myrta Merlino "spalleggia" Selvaggia Lucarelli? Giorgia Meloni a valanga: "Tiri fuori una sola parola"

  • a
  • a
  • a

Si torna a parlare degli insulti incassati da Giorgia Meloni dal professore dell'Università di Siena, Giovanni Gozzini, quello che la ha apostrofata come "scrofa". Se ne torna a parlare a L'aria che tira, il programma di Myrta Merlino su La7. E si torna a parlare della posizione presa da Selvaggia Lucarelli, la quale ha voluto sbandierare il fatto che non avrebbe espresso alcuna solidarietà alla leader di Fratelli d'Italia perché, secondo quanto sostenuto dalla blogger, di fatto legittimerebbe la violenza verbale. E non solo, la Lucarelli sosteneva che il popolo di FdI faccia ricorso sistematico proprio alla violenza verbale. Una posizione che mette i brividi, quella di Selvaggia, ma tant'è.

 

Il punto è che la Merlino, in una qual certa misura, sembra quasi condividere le posizioni della Lucarelli, e lo lascia intendere alla Meloni, presente in studio per un'intervista. La conduttrice de L'aria che tira spiega che per sostenere la sua posizione, Selvaggia ha "usato un argomento interessante". Ovvero, dopo aver spiegato che le parole del professore erano inaccettabili, ha aggiunto che negava la sua solidarietà "perché lei, il suo popolo, quello che lei sdogana (quello di FdI, ndr), usano insulti e violenza verbale e lei non tende mai a denunciarle fino in fondo", rimarca la Merlino.

 

Parole che ovviamente non piacciono, affatto, alla Meloni. La cui faccia la dice lunga, anzi lunghissima. Dunque, la replica della leader di FdI alla Merlino: "Ma queste sono ricostruzioni vostre, sue e della Lucarelli. Se però un giorno, tra tutti questi che sostengono che io sia un'odiatrice, qualcuno tira fuori una sola parola che ho detto nella mia vita contro un avversario politico che non fosse adeguata al mio ruolo, sarei grata. Perché io so argomentare le mie posizioni. Con forza, con decisione, senza tentennamenti. Ma non ho bisogno di insultare nessuno", ha concluso Giorgia Meloni.

 

Dai blog