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Riccardo Magi, lo sfogo: "Questa gente è malata". Mario Draghi già nel mirino della magistratura?

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La magistratura può azzoppare il nuovo governo. In una frase, quella di Nello Rossi, c'è racchiusa l'intenzione delle toghe. L'Italia - ha scritto l'ideologo di Magistratura Democratica su Questione Giustizia - "deve stringere un cordone sanitario intorno a Renzi". Il pretesto per Augusto Minzolini sono i rapporti del leader di Italia Viva con l'Arabia Saudita. Un pretesto, appunto, perché per il retroscenista del Giornale dietro ci sarebbe molto di più. La pensa così anche Riccardo Magi che al solo sentir dire quelle parole sbotta: "Questa è gente malata, fanno tanto casino sui rapporti tra Renzi e Riad, ma basta guardare i dati per sapere che il traffico delle armi con l'Egitto, dopo il caso Regeni, è ripartito con i governi Conte uno e Conte due. Di queste cose dovrebbero parlare. Ecco perché sono convinto che mirino ad altro: la verità è che ci sono pezzi di magistratura orfani dell'equilibrio precedente". Uno sfogo che non arriva da Forza Italia, ma da un deputato di +Europa. 

 

 

Eppure la preoccupazione è tangibile un po' ovunque al governo. "Basterebbe, è il ragionamento di Minzolini, un'inchiesta su qualche leader della maggioranza o un ministro, per far saltare il faticoso equilibrio interno raggiunto nel movimento per dire di sì a Draghi. Ragione per cui la sortita di Nello Rossi non convince rispetto alle sue reali finalità". L'allarme era stato lanciato anche da Paolo Mieli. "Non faccio previsioni e non ho notizie inedite da svelare", si era limitato a dire vista la storia più o meno recente.

 

 

Per il giornalista non va sottovalutato un campanellino d'allarme: "Vedo che un giornale come il Fatto Quotidiano è schierato dalla parte degli scissionisti, dice tra le righe che Grillo si è rimbecillito e che quelli che hanno votato a favore del governo si sono accomodati. Sarebbe una forma di libera espressione giornalistica se non sapessimo che il Fatto è un giornale molto caro alla magistratura più militante. Aspettiamo e vediamo". Insomma, un modo come un altro per mettere in guardia Mario Draghi dall'azione subdola di alcuni magistrati.

 

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