Luigi Bisignani contro Giuseppe Conte: "Vaccino, ecco perché il disastro viene da lontano ed è colpa sua"
Un intervento al curaro, quello vergato da Luigi Bisignani su Il Tempo di oggi, domenica 28 ottobre. Un intervento tutto "dedicato" all'ex premier Giuseppe Conte, il quale - premette partendo in quarta l'uomo che sussurrava ai potenti - "ha perpetrato l'ennesimo peccato di vanità e di presunzione, così giocandosi la possibilità in futuro di una terza vita nell'Amministrazione dello Stato come riserva della Repubblica". Il riferimento di Bisignani è alla smania di Conte di rigettarsi in politica senza prendersi "un periodo sabbatico per andare a caccia di clienti per una volta davvero suoi o inviare il suo nuovo curriculum vitae in qualche università internazionale per farsi finalmente prendere non solo come visitor", aggiunge tagliente.
Bisignani riflette poi sul tipo di futuro politico che Conte sta cercando di costruirsi, ossia quello di guida del M5s. "Ma di quale area del Movimento 5 Stelle?", chiede retorico Bisignani. Già, perché i grillini sono dilaniati in mille correnti e non è chiaro dove possa andare a parare il presunto avvocato del popolo. Il quale, sottolinea Bisignani, "dimentica che il vaffa più clamoroso gli è arrivato proprio dal Nazareno, oltre che dal Quirinale". Il riferimento è agli ultimi errori, anche sui tavoli di crisi, nel corso della parentesi di Conte a Palazzo Chigi.
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Ma la parte più ficcante dell'intervento di Bisignani è quella relativa alla partita dei vaccini. E al fallimento italiano a cui stiamo assistendo in queste settimane. "Infatti, e purtroppo, l'attuale difficoltà nella campagna vaccinale, nella quale si è buttato con tutta la sua autorevolezza internazionale Mario Draghi, viene da lontano. Ma facciamo un passo indietro, ripercorrendo le tappe e le mosse decisive delle altre superpotenze mondiali", riprende Bisignani prima di spendersi in una precisa cronologia dei fatti. "Nell'aprile 2020 gli Stati Uniti mettono 10 miliardi sul tavolo al quale siedono anche le grandi case farmaceutiche coordinate da Anthony Fauci. La Germania, invece, si scoprirà che aveva già finanziato la tedesca Biontech, che fornisce a Pzifer la tecnologia ad RNA, e nel mese di settembre 2020 investe altri 445 milioni di dollari per la costruzione di siti produttivi (Bloomberg, novembre). Il governo inglese, nel frattempo, mette a disposizione cospicue risorse per AstraZeneca assieme alla IRBM di Pomezia, negozia i minimi dettagli delle consegne e finanzia, guarda caso, i siti produttivi. E l'Italia? Dopo le mille indecisioni contiane, alla fine punta solo qualche milione sul vaccino di Reithera, sperimentato a pandemia avanzata con tecnologia simile ad AstraZeneca (quindi in ritardo)", picchia durissimo Bisignani.
E ancora: "Si sa, peraltro, che senza il pieno supporto di chi i vaccini li ha sviluppati, le licenze non servono a molto. L'Italia di Conte e Casalino ha negoziato da cliente mentre gli altri paesi lo facevano da partner, e il Governo passato si è ben guardato dal seguire gli scenari prospettati dall'EMA. Alla fine, il ri morso maggiore di Conte sarà l'inadeguatezza del suo piano vaccinale: i dati ufficiali dicono che, a venerdì, l'Italia aveva circa 6 milioni dosi consegnate: di queste ne sono state inoculate circa 4,05 milioni e NON inoculate 1,8 milioni (come anche confermato dal sito dell'ISS). Un bilancio che lascia basiti". Insomma, le colpe del disastro sul vaccino, secondo l'uomo sussurrava ai potenti sono in gran parte di Giuseppe Conte. E Bisignani conclude: "Ma di certo il professor Conte non parlerà di questi errori clamorosi nelle sue lezioni a Firenze, troppo preso dal suo imminente debutto sulla scena politica". Touché.