Se sulla Salute il nuovo governo ripercorre le ombre del precedente, lo stesso non si può dire sulla Giustizia. Alfonso Bonafede, manettaro tra i manettari grillini, è stato definitivamente archiviato. E con lui anche il suo stop alla prescrizione. Al posto del Guardasigilli dal passato da dj, Marta Cartabia, ex presidente della Corte Costituzionale. "Un altro mondo", si limita a dire il forzista Francesco Paolo Sisto parlando con Augusto Minzolini. I tempi dunque sono cambiati. "Il caso Palamara - scrive il retroscenista sul Giornale - ha dato la prima botta, facendo venire a galla le magagne del sistema; il governo Draghi ratifica, invece, la nuova fase. Tant'è che le aree moderate o i bersagli di sempre del giustizialismo nostrano hanno cominciato a tirare un sospiro di sollievo". Ne è convinto anche il piddino Enrico Borghi che si sfoga così: "Il governo Draghi avvicinerà i riformisti e divaricherà gli estremismi di qualunque segno. A cominciare dai giustizialisti".
Emilio Carelli svuota il M5s? Pesantissime voci sulla scissione, i big grillini che passano con lui
Giorgio Trizzino, deputato del Movimento 5 stelle, ha avuto un dialogo molto fitto con Emilio Carelli, il giornalista ed...Meno ottimista il senatore Elio Lannutti, che sul nuovo esecutivo guidato da un ex banchiere e da partiti opposti tra di loro non nutre grande speranza. Il Cinque Stelle si spinge anche oltre, lasciandosi andare a una profezia nera per Draghi: "Dentro questa maggioranza c'è il diavolo e l'acquasanta. Ad agosto, con il semestre bianco, ci sarà il liberi tutti". Comunque vada - è il ragionamento di Minzolini - è stato proprio il giustizialismo a dar vita a questo governo.
La sua battaglia è stata uno dei collanti che hanno messo insieme personaggi sulla carta distanti. Come i due Matteo. Entrambi bersagli della magistratura militante, Salvini e Renzi si sarebbero convinti a unirsi in un unico governo. "Se ci stai a fare una riforma della giustizia - diceva il leader di Italia Viva al leghista - sono pronto anche a far cadere Conte". E l'altro: "La riforma della giustizia, la farò quando andrò al governo". Detto fatto.