Stefano Bonaccini si schiera con Matteo Salvini a L'aria che tira: "Ragionevole riaprire i ristoranti alla sera"
Stefano Bonaccini si schiera dalla parte di Matteo Salvini sulla possibilità di cominciare a riaprire. Dopo il decreto Covid si lavora infatti al nuovo Dpcm, in vista della scadenza del 5 marzo, e i fari sono puntati su bar e ristoranti: "Bisognerà intervenire", dice il governatore dell'Emilia Romagna ospite di Myrta Merlino a L'aria che tira, su La7, "è ragionevole il discorso di Salvini quando dice di introdurre una maggiore flessibilità per alcune categorie, laddove i rischi sono minori. Ad esempio i ristoranti la sera, nelle città dove le cose vanno meglio".
Del resto, continua Bonaccini, "ci sono molti settori in difficoltà, come quello del turismo, dei bar, dei ristoranti e altri e ci sono due settori di cui non parla mai nessuno: lo sport e la cultura. Servono ristori immediati e superiori per aiutare queste categorie. Diamo tempo al governo di assestarsi".
Il presidente parla poi del rischio di aumento dei contagi: "La situazione preoccupa perché in tutta Europa c'è la terza ondata del virus e qui la stiamo sfiorando. L'Emilia Romagna non è mai entrata in zona rossa, ma è tornata a salire la curva dei contagi, con alcuni comuni che hanno chiuso le scuole. Bisogna essere pronti a far quello che serve e intervenire, soprattutto vaccinare più persone possibili. Se ci fossero le dosi, qui saremmo in grado di vaccinare oltre 40mila persone al giorno e quasi 1 milione e mezzo al mese. Questo significherebbe completare la vaccinazione in tempi brevi per tutti".
Video su questo argomento"Vi siete divertiti? Bravi, ora rischiate la zona rossa": De Luca spara ad alzo zero contro i campani
Invece, al momento "c'è frustrazione per la riduzione delle dosi consegnate", conclude il presidente della Regione, "bisogna recuperarle. Il governo deve battere i pugni contro le case produttrici. Bisogna moltiplicare i luoghi dove fare i vaccini". Insomma, Draghi deve muoversi, non c'è più tempo da perdere. Per i contagi, per l'economia del nostro Paese.