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Matteo Salvini , "il vero rischio alle urne". Il politologo Tarchi: "L'errore che la Lega deve evitare"

Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti

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Smessi i panni dell'anti-europeismo e del sovranismo, la Lega di Matteo Salvini cosa deve aspettarsi in termine di consensi? Marco Tarchi, politologo, docente all'Università di Firenze, esperto delle dinamiche delle destre e dei populismi, in una intervista a il Giorno, parla della svolta del Carroccio.  Se la Lega diventasse un partito non populista ma radicato sul territorio ed entrasse nel Ppe, ragiona Tarchi, finirebbe però per "rinchiudersi nuovamente nei confini del Nord e rinunciare a gran parte, se non tutto, del consenso raccolto con la svolta nazionale. Quanto all'abbandono degli atteggiamenti populisti, significherebbe non tornare alla fase bossiana ma inoltrarsi su un terreno incognito. Scelta molto rischiosa". 

 

 

In questo momento è evidente che la Lega ha due volti. Uno è quello di Giancarlo Giorgetti e l'altro di Salvini. "Giorgetti ha certamente molti sponsor potenti, ma quanto a doti di leadership mi pare limitato, e la Lega è sin qui stata un partito popolare, i cui elettori amano riconoscersi in un tribuno. Non si dimentichi i sonori fiaschi della stagione della segreteria Maroni", ricorda Tarchi. 

 

 

Di certo la Lega di scissioni "ne ha subìte tante e ne è sempre uscita indenne", sottolinea il politologo. "Ma la convivenza tra Salvini e Giorgetti dipende dalla disponibilità del primo a sottostare alla linea dettata dal secondo. Ora pare starci, vedremo se la situazione cambierà". Resta il problema del consenso. Che peso elettorale può avere una Lega europeista? "A mio parere, molto ridotto, non solo rispetto al 34,3% toccato alle elezioni europee del maggio 2019 ma anche alle cifre riportate dagli ultimi sondaggi, di una decina di punti più basse", prevede Tarchi. Che avverte: "Salvo imprevisti, c'è il rischio di un sorpasso di Fratelli d'Italia, le cui ripercussioni non solo sugli elettori ma anche sui militanti leghisti potrebbero essere pesanti, aumentando l'astensionismo". Vedremo i prossimi sondaggi, se la linea moderata sposata dalla Lega la penalizzerà o la farà volare.

 

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