Giorgia Meloni, "Parlamento commissariato. Diffidate da certi partiti": si presenta così a Mario Draghi
Giorgia Meloni ha risvegliato una Camera un po’ sopita dopo tante ore di discussione, che stanno per sfociare nel voto di fiducia a Mario Draghi. La leader di Fratelli d’Italia ha parlato di “Parlamento commissariato” e ha invitato a diffidare da “certi partiti”, ma soprattutto ha massacrato i giallorossi che sono ancora lì, ad occupare poltrone di primo piano, nonostante tutti i disastri combinati nell’ultimo anno: “Il problema, presidente, è che neanche la sua autorevolezza riesce a nascondere il fatto che diversi di quegli incapaci sono ancora lì, al suo fianco, e che in questo Parlamento la maggioranza ce l’ha ancora il Pd, il M5s e Renzi”.
Ovvero gli stessi che hanno condotto il Paese alla crisi di governo in un momento topico della gestione dell’epidemia: “Difficile spiegare che l’Italia può essere risollevata dagli stessi che l’hanno affossata. Anche perché dalla composizione del governo si direbbe che lei li ritiene in significativa considerazione. Quando ha letto la lista dei ministri molti italiani sono rimasti basiti, è aumentato a dismisura il peso del Pd. Inoltre mi dica se lei ritiene davvero che Speranza andasse confermato mentre i suoi esperti dicono che ci vuole un altro lockdown, che vorrebbe dire vanificare i sacrifici dell’ultimo anno e tornare al punto di partenza”.
Ma le domande della Meloni rivolte a Draghi non sono finite qui: “E perché Domenico Arcuri è ancora lì? Con gli scandali e i milioni che ha fatto buttare all’Italia? Sono domande che non ci facciamo solo noi. Almeno in questo governo ci sono i nostri alleati del centrodestra, ma purtroppo sono in minoranza e lo sarebbero stati anche se noi fossimo entrati nel governo. So che loro faranno del loro meglio e noi ci saremo per dar loro una mano”.