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Giancarlo Giorgetti e Mario Draghi beccati così: "Cosa gli mostra sul telefonino", un articolo che svela molte cose

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Seduto alla destra del premier, Giancarlo Giorgetti non ha solo suggerito a Mario Draghi la correzione giusta allo sfondone sui 2 milioni di pazienti attualmente ricoverati per Covid nei reparti di terapia intensiva (una gaffe, legata all'emozione del primo discorso in Senato, che per la verità ha fatto sghignazzare più di un onorevole), ma ha pure mostrato al nuovo premier qualche gustoso estratto di rassegna stampa.

 

 


È ovviamente Dagospia a sguazzare nel pettegolezzo politico di alto livello, e con l'aiuto dei fotografi appollaiati in piccionaia a Palazzo Madama ha colto in flagrante il numero due della Lega, da tempi non sospetti molto vicini all'ex governatore della Bce, mostrare divertito al capo del governo il telefonino durante la seduta per la fiducia.

 

 

Cosa mostrava lo smartphone? Niente di imbarazzante, per carità, ma qualcosa di significativo. "Tutti leggono Dagospia! - strilla a bon diritto Roberto D'Agostino, tra scoop e auto-promozione - Ieri al Senato un sorridente Giancarlo Giorgetti mostrava a Mario Draghi un articolo tratto da questo disgraziato sito". 

 

 



Quale? Qui viene la sorpresa: era quello su Umberto Bossi, ex fondatore e capo della Lega che un po' a sorpresa si è esibito in un entusiasta endorsement proprio per Draghi: "Sono a favore del presidente, lo sosterrò e sosterrò le scelte che farà in futuro". E se la Lega, come confermato dallo stesso Matteo Salvini, abbraccia la svolta "europeista" ("L'Europa è casa nostra, ma non quella austerità e dei vincoli", ha chiarito in aula il Capitano), forse è vero che dopo 3 anni di "sudismo", anche Draghi forse è intenzionato a spostare un po' più a nord il baricentro del governo.

 

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