Mario Draghi, quel dettaglio che gli costa un soprannome: "Lo avete mai visto indossarne uno?"
L’arrivo di Mario Draghi pare abbia accontentato proprio tutti, Sergio Mattarella in primis. Tra l’altro è stato lui stesso a convocarlo al Quirinale per affidargli l’incarico da premier dopo il fallimento del mandato esplorativo di Roberto Fico. Sfumata la possibilità di trovare una maggioranza in grado di sostenere il Conte ter, la scelta è ricaduta subito sull’ex numero uno della Banca centrale europea. Come rivela Gianfranco Ferroni sul Tempo, il passaggio da Conte a Draghi avrebbe entusiasmato il capo dello Stato per un motivo in particolare.
L’avvento del banchiere avrebbe reso felice il Quirinale soprattutto per l’attitudine svizzera alla puntualità. Come abbiamo già avuto modo di vedere, infatti, Mario Draghi non è mai arrivato tardi a un appuntamento. Questo avrebbe fatto piacere a Mattarella. Anche perché, stando a quanto riporta il Tempo, “non si contavano più, sul colle presidenziale, le proteste per i continui ritardi di Giuseppe Conte”. L’ex presidente del Consiglio era stato addirittura soprannominato “levantino”.
Con il nuovo premier, poi, ci sarà anche un altro lato positivo: “Si risparmierà molto grazie alla puntualità di Draghi e alla sua idiosincrasia per le riunioni notturne: niente più straordinari da pagare”, scrive Ferroni. Che poi fa notare un altro aspetto curioso relativo al banchiere, la sua insensibilità al freddo: “Chi ha mai visto Mario Draghi indossare un cappotto? Il freddo non impaurisce il nuovo presidente del Consiglio, come da antica tradizione: alla Banca d’Italia c’era chi lo aveva soprannominato ‘l’atermico’ per la sua capacità di resistere alle basse temperature".