Giuseppe Conte, "torno all'università": finita la vita da premier, Pd e M5s si sono già dimenticati di lui?
Solo qualche settimana fa Giuseppe Conte sembrava poter superare la crisi di governo e formare il terzo esecutivo a sua guida di questa legislatura, un’impresa di trasformismo politico che sarebbe entrata direttamente nei libri di storia. Ma per fortuna dell’Italia la manovra non è riuscita e così il fu avvocato del popolo è stato “trombato” da Palazzo Chigi, che ha dovuto liberare per far spazio a Mario Draghi, scelto direttamente da Sergio Mattarella per commissariare la politica e lasciarsi alle spalle l’avvilente teatrino degli ultimi mesi. Che cosa farà Conte ora che non è più premier? Tornerà a fare il professore all’università, come dichiarato da lui stesso davanti alle telecamere amiche del fattoquotidiano.it.
“Vedo nel mio futuro immediato il rientro a Firenze, come professore dell’università. È terminata l’aspettativa”, ha dichiarato Conte che ha dribblato ogni domanda su un eventuale incontro con Draghi, segno che è ancora dura da digerire l’aver perso il posto (e la popolarità, dato che presto finirà nel dimenticatoio) a favore dell’ex presidente della Bce. Tra l’altro il Fatto ha infilato il dito nella piaga, chiedendogli se credesse di essere ancora il perno di una coalizione M5s-Pd-Leu che di fatto già non esiste più.
“Quello è un progetto che non ho declamato a casa - ha risposto Conte - ma che abbiamo iniziato a realizzare e ha già prodotto dei risultati. Altri sono in corso di completamento, altri vanno elaborati e realizzati. Quella è una prospettiva a cui credo molto, da politico, da privato cittadino e da ex premier: continuerò a dare il mio contributo nelle modalità che decideremo insieme”. Ma quindi cosa farà Conte in futuro? Solo il professore? “Ci sono tanti modi per partecipare alla vita politica, li vedremo insieme agli amici con cui abbiamo lavorato, ai compagni di viaggio”. Sempre che questi si ricordino di lui…