Luigi Bisignani su Sergio Mattarella: "Il sì di Salvini a Draghi? Lo ha ingoiato a malincuore, poi strada sbarrata per un ministero"
"Caro direttore, gli hanno dato la bicicletta e ora deve pedalare. Tra discese ardite e risalite, in 365 giorni Mario Draghi si gioca tutto. Traguardo: l’agognata conquista del Quirinale. Ma proprio da domani a Palazzo Chigi inizieranno per lui i dolori". Esordisce così Luigi Bisignani nel suo consueto intervento domenicale su Il Tempo, un intrigante retroscena in cui l'uomo che sussurrava ai potenti profetizza scenari difficili per l'ex governatore della Bce, che "rimarrà sconcertato quando toccherà con mano la Suburra in cui si trova l’Amministrazione dello Stato". E c'è da credergli, a Bisignani.
Un lungo articolo, sfaccettato, in cui si parla anche di Marta Cartabia, "che di penale sa poco ma di civile sa tutto" e che "potrebbe essere la carta vincente per l’attuazione del Recovery Plan sciogliendo giuridicamente i numerosi lacci che si frappongono all’inizio di un’opera". Ma non solo. "Se si dimostrerà all’altezza della fama potrebbe esserci una bella staffetta a Palazzo Chigi, con Draghi in volata verso il Quirinale" e la Cartabia al suo posto. Insomma, anche Bisignani conferma questo scenario, affacciato da differenti e autorevoli osservatori. Uno scenario che permetterebbe di sciogliere il rebus della successione al Quirinale di Sergio Mattarella.
Ma forse, il passaggio più interessante dell'articolo di Bisignani, è relativo proprio a Mattarella e alla sua reazione quando ha toccato con mano l'intenzione di Matteo Salvini di entrare nel governo-Draghi. L'uomo che sussurrava ai potenti ricostruisce come si arriva alla chiamata di Draghi, una chiamata dietro alla quale è stato decisivo l'allarme dell'Europa circa il mancato piano per il Recovery Fund. E Bisignani scrive: "Mattarella ha dunque dovuto chiamare Draghi. Ingoiando anche, a malincuore, il sì inaspettato ma fondamentale di un Matteo Salvini convertitosi sulla via di Damasco ma che il Presidente della Repubblica continua a vedere come il fumo negli occhi sbarrandogli perfino la strada per un ministero", conclude Bisignani. Un passaggio, breve e incisivo, in cui svela il gioco sporco del Quirinale contro il leader della Lega.