Vittorio Feltri contro Mario Draghi: "Ridicolo, ma quel governo dei migliori? Con Speranza vince il Covid"
Le indiscrezioni degli ultimi giorni hanno trovato conferma nella serata di venerdì 12 febbraio, quando Mario Draghi ha svelato la lista dei suoi ministri: Roberto Speranza è stato confermato al ministero della Salute, che resta dunque in mano all'esponente di Liberi e Uguali. Una conferma dietro la quale c'è la manina di Sergio Mattarella, che avrebbe avuto un ruolo preponderante nel decidere i nomi politici di questo esecutivo. Il Quirinale, insomma, voleva continuità al dicastero della Saluta al tempo della pandemia e, evidentemente, Mattarella ritiene che Speranza, fino ad ora, abbia fatto bene.
"Come si fa ad essere europeisti?". Soldi e vaccini, Feltri svela il gioco sporco di Bruxelles
Chi al contrario non ritiene che Speranza abbia fatto un buon lavoro è Vittorio Feltri, il direttore di Libero, che ha commentato con toni ironici ma durissimi si Twitter la riconferma: "Speranza rimane ministro della Sanità. Ha vinto il Covid", commenta tombale Vittorio Feltri. Insomma, un roboante dichiarazione di sfiducia nei confronti di Speranza, quella del direttore.
Ma Feltri si è speso in una lunga serie di cinguettii, assai critici, nei confronti del nuovo governo. Un governo al quale ancor prima della lista, il direttore sembrava non credere: "Tocchiamoci: sta per arrivare il governo dei migliori. Che Dio ci protegga", cinguettava. Dopo i nomi, la rabbia: "E lo chiamano governo dei migliori. Draghi ridicolo, altro che Dio. Vergogna". E ancora: "Ci voleva un fenomeno come Draghi per mettere insieme una squadra di Serie C". Scatenato, il direttore, che poi impallina Luigi Di Maio: "Rimane agli Esteri perchè esperto di lingue straniere e di congiuntivi italiani. Complimenti a Draghi, più leccato di un gelato e peggiore di Conte". E ancora, il direttore riprende un titolo di Dagospia, e ne sposa il contenuto:"Ha ragione Dagospia: questo è il governo del Bagaglino. Draghi vada in mona con la benedizione di Dio", conclude Vittorio Feltri