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Silvio Berlusconi, il retroscena: "Furibondo per i ministri di Forza Italia", esclusi i nomi su cui puntava

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Silvio Berlusconi si è detto soddisfatto della squadra di governo presentata da Mario Draghi. Questa vede in quota Forza Italia ben tre nomi: Renato Brunetta al ministero della Pubblica amministrazione, Maria Stella Gelmini agli Affari generali delle autonomie e Mara Carfagna al ministero del Sud. "Forza Italia farà la sua parte - ha subito precisato -. Accolgo con soddisfazione la nomina a Ministri Brunetta, Gelmini e Carfagna, sicuro che si impegneranno con l'abituale dedizione portando un contributo di competenza e di esperienza all'azione dell'intera compagine governativa". Questo però in apparenza, perché dal suo entourage traspare non poca delusione. 

 

 

Il Cavaliere - spiega La Stampa - aveva infatti consigliato a Draghi ben altri nomi mai presi in considerazione, eccetto quello della Gelmini. Il motivo? I tre nuovi ministri sono i più ostili a Matteo Salvini e al suo sovranismo. Non è un caso che la Carfagna sia stata a un passo dal seguire Giovanni Toti e dire per sempre addio a Forza Italia. Così come non lo è l'endorsement di Brunetta a Luigi Di Maio o la linea super-centrista della Gelmini. Insomma, Draghi ha scelto bene chi portare con sè in base ai propri interessi. 

 

 

Ma ciò che più innervosisce il leader di Forza Italia è un'altra caratteristica che accomuna i suoi: Gianni Letta. È stato lui a trattare con Draghi, scavalcando il volere di Berlusconi e chiudendo in un cassetto la possibilità di concedere un dicastero ad Antonio Tajani. "È molto sorpreso, è arrabbiato come una pantera", dice chi gli sta attorno. Per non parlare poi del dissenso sulle poltrone affidate agli azzurri: tutti ministeri senza portafoglio. Un vero e proprio smacco a chi fin da subito si è speso a favore dell'ex presidente della Banca centrale. È sempre merito di Berlusconi se l'ex banchiere è arrivato a Francoforte. 

 

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