Mario Draghi, “anche in Fdi tifano Draghi”: il sondaggio di Mannheimer, cifre mai viste per un nuovo governo
“Più che una luna di miele si profila un vero e proprio idillio”. Così Renato Mannheimer si è espresso all’Adnkronos sul governo che Mario Draghi si appresta a formare entro la fine della settimana. Secondo il noto sociologo e sondaggista, dalle rivelazioni emerse in questi giorni il gradimento dell’ex presidente della Bce è addirittura intorno al 70 per cento: una cifra irreale, se paragonata a quella di tutti gli altri leader politici, incluso Giuseppe Conte che pure era sempre dato molto in alto nei consensi virtuali.
Quindi il governo Draghi partirà con un entusiasmo iniziale molto forte: “Poi vedremo più avanti - è l’opinione di Mannheimer - ma questo consenso è trasversale a tutti i partiti e anche all’interno di Fdi, che pure ha deciso di restare all’opposizione, l’appeal di Draghi è molto elevato”. Di altro avviso è però Giorgia Meloni, che non si sente isolata nella scelta di non appoggiare l’esecutivo dell’ex presidente della Bce: “Non rispetto agli italiani - ha spiegato - il problema non è Draghi, del cui programma non sappiamo nulla, quanto la sua maggioranza sgangherata, un’ammucchiata che finirà per costringere il premier a continue mediazioni al ribasso”.
Per questo la Meloni sente di dover dare voce a “milioni di italiani che rivendicano il loro diritto di votare”. Tornando al ragionamento di Mannheimer, secondo il sondaggista è “abbastanza normale” che all’inizio i governi suscitino dell’entusiasmo, “ma un apprezzamento così alto non me lo ricordo, almeno per i governi che si sono avvicendati negli ultimi anni. La luna di miele con i nuovi esecutivi è una consuetudine alla quale si assiste normalmente ma un consenso così pronunciato è un’anomalia”.
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