Ferruccio De Bortoli e Nicola Zingaretti sono stati ospiti, oggi domenica 7 febbraio, a Mezz'ora in più il talk pomeridiano condotto da Lucia Annunziata in onda su Rai tre. Il dibattito è stato sulla crisi politica e sull'incarico di Mario Draghi nel formare un nuovo governo con una maggioranza che sia la più ampia possibile. Proprio questo particolare è stato al centro della riflessione dell'ex direttore del Corriere della Sera, il quale ha tenuto a sottolineare come il Pd di Zingaretti si troverebbe in netta difficoltà a governare assieme a Matteo Salvini e alla Lega.
"L'anima di centrosinistra in questo caso rischia di essere minoritaria, di avere un peso inferiore a quello precedente. Visto che voi in questi ultimi tempi avete deciso di avere un rapporto più stretto con i cinquestelle e di ricostruire il campo del centrosinistra che si dovrà presentare alle elezione. C'è il rischio è che una maggioranza più larga che sostiene Draghi possa crearvi qualche problema", riflette De Bortoli facendo riferimento, senza sottolinerarlo, alla presenza nel nuovo esecutivo di Matteo Salvini.
Nicola Zingaretti, "il peggior scenario possibile". Salvini nel governo Draghi, il Pd perde il controllo: rovinosa fuga di notizie
È lo scenario peggiore. Quello che, tramontato il Conte ter e arrivato il ciclone Mario Draghi, nella war room de...La risposta di Zingaretti è stata molto diplomatica: "Paradossalmente il problema più grande non è per noi. Perché noi giudicheremo tutto sulla base dei valori, delle idee, dei contenuti, dei valori e della coerenza di chi oggi dice di essere diventato europeista. Non è detto che un aumento dei numeri e della eterogeneità, corrisponda anche una maggiore forza e maggiore stabilità del governo. Il tema non è soltanto del Pd, ma è della credibilità dell'operazione politica. Cioè se sia una operazione politica che in tre mesi dà un segnale di svolta, perché anche nella dinamica parlamentare discute, ma vota e decide e va avanti. Noi ci fidiamo del professore Draghi è lui che deve fare questa valutazione finale", conclude Nicola Zimgaretti, segretario del Pd.