Giuseppe Conte incontrerà la delegazione M5s prima delle consultazioni con Draghi: cambia il quadro politico
Prima incontreranno Giuseppe Conte, poi Beppe Grillo e gli altri big grillini andranno con la loro delegazione dal premier incaricato Mario Draghi per il primo giro di consultazioni. Contrariamente alla voce diffusasi nel tardo pomeriggio, il premier dimissionario non sarà a Montecitorio insieme ai rappresentanti dei 5 Stelle per il faccia a faccia col premier incaricato. Ma politicamente, la "correzione" non cambia di una virgola il quadro: Conte parlerà con Grillo e i big del Movimento, si confronterà con loro, e gli affiderà l'ambasciata da portare a Draghi. Il pre-vertice ufficializza di fatto il passaggio di consegne già annunciato in qualche modo dal premier dimissionario nel suo ultimo discorso agli italiani in piazza giovedì a pranzo. "Io ci sono e ci sarò", aveva spiegato l'avvocato ai grillini, auto-proclamandosi capo politico (e probabile candidato premier alle prossime elezioni) di una coalizione di centrosinistra che andrebbe da LeU al Pd passando, appunto, per i 5 Stelle. E l'incontro di Conte con la delegazione rilancia in qualche modo anche l'ipotesi, ventilata da più parti, di un suo coinvolgimento diretto nel governo come ministro.
All'appuntamento con Draghi previsto per le 12.15, ci saranno il Garante del Movimento Grillo, il capo politico Vito Crimi, il capogruppo al Senato Ettore Licheri. la vicepresidente di Palazzo Madama Paola Taverna, il capogruppo alla Camera Davide Crippa e il vice-capogruppo Riccardo Ricciardi. Grillo è planato a Roma nelle ultime ore e insieme a lui c'era anche Davide Casaleggio, che sta insistendo per fa votare gli attivisti 5 stelle on line sulla linea da tenere: "Qualunque sarà lo scenario politico possibile c'e' ampio consenso sul fatto che l'unico modo per avere una coesione del Movimento 5 stelle sarà quello di chiedere agli iscritti su Rousseau".