Mario Draghi, le indiscrezioni su Zingaretti e Di Maio ministri: due nomi per tenere fuori la Lega?
Mario Draghi si preannuncia un Conte ter? A guardare la listi dei possibili ministri sembrerebbe proprio di sì. Il desiderio dell'ex presidente della Banca centrale europea, ad oggi premier incaricato di formare un nuovo governo,è un dream team con pochi nomi politici selezionati. L'esatto opposto di quanto invece chiesto dal Movimento 5 Stelle che a riguardo è stato chiaro: "Sì a Draghi, ma solo con un esecutivo politico". E così l'economista è costretto a ingoiare bocconi amarissimi. Anche - spiega Repubblica - quello di includere alcuni big nel nuovo governo. Tra questi spunta il nome di Nicola Zingaretti e Giuseppe Conte. Per il segretario del Pd, diventare ministro servirebbe a rimettersi in gioco. Il dem - stando alle prime indiscrezioni - potrebbe ottenere addirittura un ministero di peso, come la Difesa o lo Sviluppo economico.
"Io ministro? - risponde a chi glielo chiede -. Ne parleremo con Draghi e il Pd, ma sono Governatore e faccio già grande fatica così". Insomma nulla escluso. Al suo posto, in caso contrario, Dario Franceschini, Lorenzo Guerini o Andrea Orlando, che però sembra proiettato sul futuro del partito. Per lo scranno all'Economia Draghi starebbe pensando a un super tecnico: da Dario Scannapieco, Ignazio Visco e Vittorio Colao, senza escludere del tutto Fabio Panetta. Altro "non politico" agli Interni (Luciana Lamorgese) e alla Giustizia (Marta Cartabia).
"Sì a Draghi, ma con governo politico". Anche Grillo si inginocchia: umiliazione totale per il M5s
Il vero ostacolo è però Conte. Il presidente del Consiglio uscente, nonostante abbia ribadito di non voler far parte del governo, potrebbe avere anche lui un posto. Magari in Europa al posto di Paolo Gentiloni Oppure direttamente alla Farnesina. A questo punto si porrebbe un altro dilemma: cosa fare di Luigi Di Maio. L'ex leader del Movimento 5 Stelle non ha alcuna intenzione di muoversi e ambisce a rimanere agli Esteri. Più facile il compito per Leu, dove prevale il profilo di Roberto Speranza, e per Forza Italia: toccherà ad Antonio Tajani lo Sviluppo economico o gli Affari europei. Italia Viva dovrebbe confermare Teresa Bellanova, mentre Azione punta su Carlo Calenda. Una strada in salita per Draghi. Se fossero questi i nomi che l'ex presidente della Bce dovesse mettere sul piatto, la Lega si sfilerebbe. Matteo Salvini e il suo entourage sono stati chiari: niente Conte ter.
Non solo Zaia e Giorgetti, il "terzo elemento": chi spinge per Draghi, un grosso guaio per Salvini