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Gianluigi Paragone contro Draghi e Berlusconi: "Governo dei migliori? Di chi e di che cosa?"

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Gianluigi Paragone un fiume in piena. "Governo dei migliori? Ma cosa significa essere migliori? Chi attribuisce il titolo di migliore? Sulla base di cosa? La risposta è facile: si è migliori quando si prosegue nella idea che le élite hanno delle democrazie, ovvero svuotarle". Una chiara frecciata a Silvio Berlusconi e non solo quella del leader di Italexit che, sulle colonne del Tempo, bastona il governo guidato da Mario Draghi. Nel mirino di Paragone una piccola caratteristica che contraddistingue quello che potrebbe essere l'esecutivo dell'ex presidente della Banca centrale europea: "I migliori, guarda caso, non passano dal vaglio dei popoli, ossia delle elezioni, eppure arrivano al momento giusto, osannati, per cambiare il corso della Storia".

 

 

Draghi infatti fu l'uomo che salvò l'euro e l'Europa. Bella roba viene da dire all'ex grillino. "Ancora oggi - tuona - salverà l'euro, non il popolo. Il popolo vivrà nell'ipnosi di essere salvato, trasformato da rospo in principe dopo il bacio del Principe. Draghi non ha fatto nulla per i cittadini. Draghi ha lavorato e lavora in senso contrario allo spirito costituzionale di una repubblica parlamentare".

 

 

Da qui la conclusione. Paragone se la prende anche con chi questo governo è pronto ad appoggiarlo: "Chi voterà il governo Draghi sta accettando l'idea che il parlamento sia peggiore dei tecnici, che i parlamentari possano essere tranquillamente aboliti tutti perché basta il solo cavallo di Caligola". Un chiaro riferimento a Forza Italia. Gli azzurri, Silvio Berlusconi compreso, non hanno mai nascosto l'intenzione di voler salvare il Paese anche a costo di sostenere un governo di larghe intese. Per non parlare poi del Partito democratico. I dem, ad ora, sono l'unica forza politica pronta a dire sì a Draghi. Senza se e senza ma. Almeno fino a quando non sarà costretta a guardare in faccia gli italiani. 

 

 

 

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