Domenico Arcuri ministro, l'indiscrezione sulla richiesta di Conte: nel mirino lo Sviluppo Economico. In squadra anche Di Battista?
Impazza il toto-ministri. In queste ore di consultazioni, il Conte ter è quasi deciso. A detta di Roberto Fico, presidente della Camera incaricato da Sergio Mattarella per un mandato esplorativo, i partiti sono d'accordo all'idea di trovare un compromesso. Un compromesso che si traduce in un "rivedere" le poltrone. Diverse indiscrezioni riportate da ilGiornale.it danno per scontato l'ingresso di Domenico Arcuri nel governo. Di più il commissario all'emergenza che ha collezionato numerosi flop potrebbe prendere il posto del grillino Stefano Patuanelli al ministero dello Sviluppo Economico. Un posto conteso con Italia Viva. Matteo Renzi starebbe puntando alla casella che gestisce il Recovery Plan per piazzarci Maria Elena Boschi.
Un altro nodo da sciogliere, dunque, e che potrebbe vedere barricate tra i renziani. Il rottamatore sembra essere disposto a tornare sui suoi passi, purché salti qualche testa. Compresa quella di Arcuri. Fin qui voci ripetute nel tempo. La vera novità è infatti un altra. Per tenersi buono il più riottoso dei riottosi, il presidente del Consiglio sta già pensando a un ingresso di Alessandro Di Battista nell'esecutivo. Proprio lui - spiega ancora Il Giornale - potrebbe finire al posto di Paola Pisano al ministero per l'Innovazione.
Una mossa pensata per silenziare la fronda interna anti-renziana. Una fronda che negli ultimi giorni sarebbe cresciuta numericamente in maniera notevole. Tanto da rappresentare una minaccia allo stesso Conte ter. Soprattutto se si considera che molti ribelli provengono dal Senato. Là dove la maggioranza giallorossa vacilla. "Tornare a sedersi con Renzi - diceva qualche giorno fa Dibba - significa commettere un grande errore politico e direi storico. Significa rimettersi nelle mani di un 'accoltellatore' professionista che, sentendosi addirittura più potente di prima, aumenterà il numero di coltellate. L’ho sempre pensato e lo penso anche adesso. Se il Movimento dovesse tornare alla linea precedente io ci sono. Altrimenti arrivederci e grazie". Sempre che non gli venga offerto qualcosa di meglio.
"Domani confronto di maggioranza". Fico fa rientrare le tensioni giallorosse. Crisi farsa?