Bruno Vespa e le parole di Matteo Salvini al Quirinale: "Centrodestra diviso, la selva della politica è oscurissima"
Come ogni sabato, su Il Giorno, ecco il punto politico firmato da Bruno Vespa. Ma questo sabato, oggi 30 gennaio, è più delicato: siamo in piene consultazioni, alla ricerca di un nuovo governo. E Giuseppe Conte è alla caccia disperata del terzo reincarico, ma il sentiero non appare semplice da seguire. Per il conduttore di Porta a Porta, in brevissima sintesi, "tutti i giochi sono aperti", così come da titolo del suo fondo. Dunque Conte-ter, governo di unità nazionale, Mario Draghi, magari Marta Cartabia e infine il voto, quasi impossibile e che però non può essere del tutto escluso.
Video su questo argomento"Litigi, vanità e interessi personali". Salvini da Mattarella, una badilata su Renzi e Conte
Ora, come è noto, Sergio Mattarella ha affidato un mandato esplorativo a Roberto Fico, il presidente grillino della Camera. E se il tentativo fallisse? "È immaginabile che prima di sciogliere le Camere Mattarella provi ad allargare la maggioranza in un governo sostenuto da tutti", spiega Vespa. Ma, soprattutto, il giornalista rileva una sfumatura molto interessante che ha colto nelle parole di Matteo Salvini. Scrive infatti Bruno Vespa: "Qui va letta con attenzione l'ultima parte della dichiarazione di Salvini all'uscita dal Quirinale, scritta dopo una mezz'ora di trattative serene tra le cinque componenti del centrodestra. Dietro il valuteremo ogni decisione del capo dello Stato si nasconde la durezza di Giorgia Meloni, la disponibilità di Berlusconi e dei centristi e l'atteggiamento della Lega. Vogliamo le elezioni, però. La selva della politica è oscura. Oscurissima", conclude Vespa.
Insomma, mister Porta a Porta mette in evidenza come nel centrodestra le posizioni siano differenti, divergenti, nonostante la proclamata unità di intenti. Ovvio, corretto, trattandosi di coalizione e non di singolo partito. Ma soprattutto, Vespa, mette in evidenza come Salvini si stia muovendo da vero leader, mediando, tentando di tenere insieme istanze e opinioni differenti. In quello che per il leader della Lega potrebbe essere il definitivo salto di qualità. Anche se per il prossimo governo, ancora tutto deve essere scritto.