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Luigi Vitali, il surreale racconto del forzista: "Giuseppe Conte? Mi ha imbambolato e mi vergogno. Sto con Berlusconi" ma tifa per il premier

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Prima il "sì", poi la retromarcia. Luigi Vitali ha silurato all'ultimo secondo Giuseppe Conte. Niente ruolo da "responsabile" per il forzista che dice di essere stato convinto da Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. E allora - viene da chiedersi - perché l'iniziale sostegno al premier? Conte "mi ha imbabolato", ha ammesso di sua spontanea volontà senza negare di aver fatto "una figuraccia".  "Ho agito d'impeto - ha spiegato alla Stampa -, in uno slancio di generosità, convinto di fare il bene del Paese. È stata una scelta istintiva, di cui poi mi sono pentito". 

 

 

In realtà però l'incontro a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio non è avvenuto poi così per caso. A convincerlo sono stati alcuni amici in comune. "Vieniti a fare una chiacchierata con il presidente", gli avrebbero detto toccando il suo punto più debole. Quello che Vitali definisce l'interesse per il Paese. Una volta arrivato Conte "mi ha assicurato di voler solo affrontare le emergenze, portare in salvo il Paese, concentrandosi sul Recovery e le cose più urgenti, rinunciando a temi divisivi, come la giustizia. Ha fatto un bel discorso, mi è sembrato sincero, mi ha proprio imbambolato, anche se non sono un principiante. Così mi sono ritrovato a dirgli che lo avrei aiutato".

 

 

Il ripensamento però non si è fatto attendere. Anzi, è arrivato prima del previsto. "Già mentre tornavo a casa ci stavo ripensando, poi è uscita la notizia sulle agenzie, sono venuti a trovarmi a casa tre colleghi della Lega e mi hanno detto che mi cercava Berlusconi. Poi è arrivata la telefonata". Il leader di Forza Italia ha a sua volta convinto Vitali della necessità di muoversi in direzione opposta a un ipotetico Conte ter. Di questo - ha riferito senza imbarazzo - "mi sono già scusato pubblicamente con il premier. Però - è qui ha tenuto a precisare - a Berlusconi ho espresso la mia preoccupazione, gli ho detto che non voglio le elezioni anticipate e lui mi ha rassicurato spiegando di aver già dato la disponibilità per un governo di larghe intese".

 

 

Anche questo non ha accontentato il senatore: "Penso sia meglio che si ricomponga questa maggioranza e vada avanti Conte". Altra giravolta? "No - ha precisato - non appoggerò un Conte ter". In sostanza Vitali non parteggia per un terzo esecutivo guidato dall'attuale premier, ma fa solo il tifo per lui.

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