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Sergio Mattarella pensa allo "schema Ciampi", Dagospia: mandato esplorativo e governo con Forza Italia

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Sergio Mattarella potrebbe affidare un mandato esplorativo a Roberto Fico dopo le consultazioni. Come riporta il portale Dagospia, si tratta di una mossa che metterebbe fine a tutte le speranze di Giuseppe Conte. Se infatti il presidente della Camera dei Deputati tornasse a mani vuote, senza trovare alcuna convergenza né i numeri necessari alla formazione di un Conte ter, allora in quel caso il capo dello Stato passerebbe al piano B.

 

 

 

Il presidente della Repubblica, in particolare, potrebbe lanciare un appello alla responsabilità, chiamando a raccolta soprattutto chi si è dimostrato favorevole in questi giorni a un governo di unità/salvezza nazionale. A quel punto potrebbe entrare in gioco Silvio Berlusconi, portando in dote i suoi voti. Il Cavaliere, però – come scrive Dago – imporrebbe una condizione: via Conte da Palazzo Chigi. Si chiederebbe quindi una leadership nuova, diversa. E non solo per motivi politici: l’avvocato di Volturara Appula diventerebbe il vertice di una terza maggioranza, diversa sia dalla prima che dalla seconda. E così verrebbero meno credibilità e affidabilità. Ma alla base della pretesa del leader di Forza Italia ci sarebbero anche ragioni personali: Berlusconi non avrebbe gradito le telefonate di Conte indirizzate ai suoi parlamentari nel tentativo di attirali dalla sua parte e infoltire le fila dei cosiddetti responsabili, alias costruttori/volenterosi. 

 

 

 

In questo scenario, l’unico sconfitto – a parte Giuseppe Conte – sarebbe Gianni Letta, che per lungo tempo ha intrattenuto rapporti con Palazzo Chigi, cercando di fare da mediatore. A questo punto, spiega Dagospia, con Forza Italia disponibile al cosiddetto “governo Ursula”, il Quirinale potrebbe proporre uno “schema Ciampi”: un presidente del Consiglio tecnico a capo di un esecutivo politico. E ancora una volta ricompare il nome dell’ex numero uno della Bce, Mario Draghi, probabilmente l’unico in grado di mettere d’accordo diverse forze politiche. In questo scenario riportato dal portale, Draghi ricoprirebbe il ruolo di super ministro dell’Economia, ma solo in presenza di un premier di alto livello, come l’ex presidente della Corte costituzionale Marta Cartabia. 

 

 

 

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