Giuseppe Conte, avanti tutta a costo di schiantarsi. Il retroscena: "Non mi umilio per Renzi"
“Non porrò alcun veto su Italia viva, sono contento se faranno ancora parte di una maggioranza allargata, ma non mi umilierò in alcun modo”: Giuseppe Conte lo dice chiaramente ai suoi collaboratori. Il premier dimissionario, come scrive La Stampa in un retroscena, appare sereno: “Mattarella sa cosa fare, affidiamoci a lui”. "Il tema adesso è non farsi umiliare da Matteo — spiega un ministro dem ripreso dal Corriere della Sera —. Conte deve riuscire a renderlo numericamente irrilevante". Il messaggio di Conte è rivolto in primis a Renzi, ma anche ai responsabili ancora indecisi e ai renziani in dubbio sul proprio leader.
Nei giorni scorsi si vociferava del passaggio di altri due forzisti al nuovo gruppo degli Europeisti nato al Senato per supportare Conte. E in effetti ieri sera s’era fatto avanti l’azzurro Luigi Vitali, salvo poi cambiare idea e fare dietrofront dopo un richiamo “dall’alto”. Tuttavia, sono stati fatti anche altri nomi tra i forzisti: Maria Tiraboschi, Anna Carmela Minuto, Gabriella Giammanco. Bisogna aspettare, insomma, e vedere che posizione prenderanno.
Intanto alle consultazioni del capo dello Stato non ci sarà probabilmente alcuna sorpresa. Matteo Renzi, infatti, ha già detto che non brucerà il nome di Conte, per evitare di perdere definitivamente il sostegno dei suoi. Intanto si è già formata una fronda di dieci senatori grillini guidati da Barbara Lezzi, che hanno comunicato che non voteranno la fiducia se non sarà Conte il premier. Ancora più intransigente sul rapporto con i renziani il pentastellato ribelle Alessandro Di Battista: “Renzi è il puparo che serve a tenere fuori Conte”. La stessa accusa arriva da una nota del M5s: “Ha scatenato una crisi scellerata, non ha a cuore l’interesse dell’Italia”.