Nicola Zingaretti su Matteo Renzi e Italia Viva: "Nessun veto ma legittimi dubbi"
"Nessun veto su Italia viva": a dirlo Nicola Zingaretti nel suo intervento alla direzione del Partito democratico. Il segretario, poi, ha voluto chiarire un punto: non c'è nulla di personale con Matteo Renzi. "Il tema del rapporto con Iv non ha nulla a che vedere con il risentimento per il passato, ma di legittimi dubbi fondati per il futuro". E ancora: "Nessun veto, ma un aspetto politico da tenere in considerazione perché verremo giudicati in merito alla sincerità e credibilità delle parole per definire il governo che decideremo insieme di sostenere". Parlando poi delle consultazioni di domani con il presidente della Repubblica, Zingaretti ha ribadito la volontà di proporre a Mattarella il nome di Conte per un nuovo incarico, in modo da formare "un governo che possa contare su un'ampia base parlamentare". Per il leader del Pd, quindi, il Conte-ter è la soluzione per superare la crisi senza passare per le urne. Anche perché per i dem, Giuseppe Conte rappresenta ancora "un punto di equilibrio credibile". Resta un dato: ora, il Pd, torna ad aprire a Renzi. Lo stesso Renzi che, avevano giurato, dopo aver aperto la crisi non sarebbe rientrato in gioco. Ma se il timore è quello di perdere la poltrona o, peggio, andare al voto...
Italia Viva, invece, non ha posto veti su Luigi Di Maio premier. L'ex ministra renziana Teresa Bellanova ha dichiarato: "Noi non poniamo veti su Conte e nemmeno su Di Maio e non subiamo veti da nessuno ma sicuramente non c'è solo Conte. Quello che ci interessa è come si affronta la crisi". Un bel colpo di scena, insomma. Intanto il rischio del ritorno al voto c'è sempre. A tal proposito Nicola Zingaretti è stato molto chiaro: "Non abbiamo mai voluto o auspicato elezioni politiche anticipate e non le vogliamo ora". Poi ha aggiunto: "Hanno fatto bene coloro che in questi giorni, dopo l'apertura della crisi al buio, hanno segnalato questo pericolo perché esso è reale. Segnalare per la strada il pericolo di una buca è l'opposto della volontà di volerci finire dentro".
Secondo il segretario dem, però, il problema è a monte. La crisi non doveva essere aperta, soprattutto in un periodo storico difficile come quello che stiamo affrontando. "L'apertura di una crisi irresponsabile è stato un errore che ha prodotto sconcerto nell'opinione pubblica - ha detto infatti Zingaretti all'inizio del suo intervento -. Ci sono famiglie che vivevano con due redditi e ora a malapena con uno, milioni di persone sono precipitate nell'indigenza, studenti e studentesse in difficoltà".