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Crisi di governo, il report dei sondaggisti: "Conte-ter o nuovo premier?". Come andrà a finire, la verità nelle cifre

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Tutti aspettano le consultazioni, che verranno aperte da Sergio Mattarella a partire dal pomeriggio di mercoledì 27 gennaio. Stamattina Giuseppe Conte ha aperto formalmente la crisi di governo dimettendosi insieme a tutto il suo esecutivo giallorosso al termine del Consiglio dei Ministri e comunicando la decisione al presidente della Repubblica, che tra l’altro lo ha dovuto attendere più del previsto al Quirinale. Nel frattempo i sondaggisti si stanno sbizzarrendo per provare a prevedere come si concluderà la crisi: YouTrend, in collaborazione con Cattaneo Zanetto & Co, ha pubblicato i risultati di un’indagine condotta il 26 gennaio all’interno di un panel costituito da 42 persone tra analisti, studiosi, cronisti parlamentari e esperti di politica italiana.

 

 

È emerso che la probabilità di un Conte ter, con o senza Italia Viva, è del 49%: una percentuale alta, ma non così lontana da quella di un cambio a Palazzo Chigi, che invece è scelto dal 44% degli esperti. Molto più defilato lo scenario delle elezioni anticipate, in cui quasi nessuno crede veramente, dato che - escludendo Matteo Salvini e Giorgia Meloni - nessuno all’interno del Parlamento ha davvero voglia di andare a casa prima del termine della legislatura, rimettendosi alla prova delle urne.

 

 

Nel dettaglio il 29% degli intervistati ritiene che la crisi finirà con il Conte ter basato sulla stessa maggioranza, estesa ai responsabili oltre che ai renziani; il 27% invece è convinto che la maggioranza sarà sì composta da responsabili e renziani, ma con un premier diverso da Conte a guidarla. Inoltre il 20% crede che il Conte ter possa vedere la luce ma con un’altra maggioranza rispetto a quella pre-crisi, e quindi senza il supporto di Italia Viva. E poi c’è un 17% secondo cui potrebbe formarsi un governo di unità nazionale, o comunque un governo politico con una maggioranza allargata a parte del centrodestra.

 

 

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