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Marta Cartabia premier? "Silvio Berlusconi ci starebbe": la conferma di Vittorio Sgarbi

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“Vittorio, tu conosci molto bene Silvio Berlusconi. Secondo te che farà in questa partita?”. Così Myrta Merlino si è rivolta a Vittorio Sgarbi, che si è collegato in diretta su La7 con L’aria che tira. Il principale argomento di discussione è stato ovviamente la crisi di governo, formalmente aperta da Giuseppe Conte con la salita al Quirinale per rassegnare le dimissioni sue e dell’esecutivo giallorosso. “I movimenti del centrodestra sono cruciali per capire come evolve la crisi politica”, ha evidenziato la Merlino che poi ha aggiunto: “Se si comincia a ragionare che si può lavorare insieme in questo momento di emergenza per il bene del Paese, mi sembra che Berlusconi possa essere sensibile a questa idea”. 

 

 

“Il Cav lo ha detto - ha replicato Sgarbi - potrebbe essere a favore di un governo di garanzia in cui entrano tutti o quasi, non solo i modesti 5 Stelle con pochissimo consenso e il Pd che non può esprimere una figura di riferimento politico”. L’unico veto imposto dal leader di Forza Italia, che comunque ha chiarito che non uscirà mai dal centrodestra per fare da “quarta gamba” al governo, è su Conte: “È un tecnico diventato politico e legittimato dai 5 Stelle, solo una figura di un tecnico alto potrebbe ottenere il voto di Berlusconi”, è stata l’analisi di Sgarbi. Piuttosto Fi potrebbe entrare a far parte della considdetta "maggioranza Ursula" se fosse guidata da una figura di gradimento. 

 

 

Il quale ha poi ribadito che il Cav “sicuramente vota no” a un governo guidato dai 5 Stelle o da “titolari da loro indicati come prestanome, tipo Conte che è infatti un grillino velato”. Il no si estende anche al Pd, che tra l’altro “non può indicare un leader altrimenti lo avrebbe già fatto”. Inoltre Sgarbi ha fatto il nome di Marta Cartabia: “Credo che Berlusconi ci starebbe, anche perché come tutti è una persona che non vuole andare a votare. Certo che Matteo Salvini e Giorgia Meloni invece vogliono, il consenso che hanno nei sondaggi è tale che si capisce che ambiscono a misurarlo sulla modestia dei 5 Stelle, che sono sotto il 10%, questo è il dato reale”. 

 

 

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