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Sergio Mattarella e le consultazioni, un cambio storico: ecco dove si faranno

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Giuseppe Conte ha rassegnato le dimissioni dopo il passaggio formale al Quirinale, dove il presidente Sergio Mattarella si prepara ad aprire le consultazioni per il pomeriggio di domani, mercoledì 27 gennaio. Piccola curiosità extra-politica: stavolta gli incontri e le comunicazioni non avverranno nella storica Loggia d’Onore, che è inagibile a causa di lavori di restauro, ma in un altro spazio del Quirinale. Inoltre le consultazioni saranno condizionate dal Covid, che costringe a diversi accorgimenti: saranno ammessi pochi giornalisti a fare le domande, tutto verrà trasmesso in streaming. 

Tornando alla cronaca politica della crisi di governo in atto, gli sviluppi dell’ultim’ora riguardano Italia Viva, che ha ribadito di non voler porre “nessun veto a nessuno” e quindi di essere disponibile a riaprire un canale di comunicazione con Conte e i giallorossi. Lo stesso tipo di messaggio è stato inviato anche da Paola Binetti: la senatrice dell’Udc si è fermata a parlare con i cronisti davanti a Palazzo Madama e ha dichiarato che “per noi non c’è alcun veto su Conte, noi poniamo l’esigenza di un governo attento ai problemi della vita”. Sostanzialmente ha confermato l’apertura di ieri a un Conte ter, dopo che l’Udc aveva chiaramente fatto capire al premier che avrebbe votato no alle relazioni del ministro Alfonso Bonafede, che erano previste per giovedì al Senato. 

Inoltre la Binetti ha auspicato che la crisi finisca con un esecutivo “frutto di una maggioranza allargata con culture di governo, non solo volenterosi, con storia politica e tradizioni, competenza e esperienza e che questo impreziosisca il nuovo governo, qualunque esso sia”. Insomma, la senatrice centrista tifa per la cosiddetta “maggioranza Ursula” e non ha alcun problema a dichiararlo: “Questo mi va bene. In questa legislatura abbiamo visto un governo gialloverde, poi uno giallorosso. Ora non ci resta che il governo giallobianco, con una componente di centro forte, orientata alla risoluzione dei problemi reali”, ha chiosato la Binetti. 

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