Gregorio De Falco "reclutatore" per il Conte Ter. Indiscreto: "Nuovo gruppo al Senato, nomi insospettabili"
I nuovi responsabili in grande agitazione tra Montecitorio e Palazzo Madama. Secondo radio-crisi, sarebbe Gregorio De Falco, senatore eletto nel Movimento 5 Stelle e poi fuoriuscito, il grande reclutatore. L'obiettivo è quello di creare un nuovo gruppo parlamentare autonomo al Senato, a sostegno del premier Giuseppe Conte che questa mattina ha rassegnato le dimissioni ed è poi salito al Quirinale per proporre al presidente della Repubblica Sergio Mattarella un proprio terzo mandato.
Unica condizione, la presenza di una vera e propria "quarta gamba" che stabilizzi la maggioranza, ed ecco spiegato l'attivismo del comandante. Secondo un'indiscrezione dell'agenzia di stampa Adnkronos, "si sarebbe arrivati a quota 13-14 senatori, pronti a dare una mano alla nascita del Conte Ter". E altri senatori, riferiscono autorevoli fonti di governo, "stanno valutando. I contatti ci sono, lavori in corso". Serve però un simbolo comune come casa di questo gruppo di eterogenei "costruttori": "Dovrebbe essere usato il simbolo del Maie, la lista degli eletti all'estero - spiega ancora Adnkronos -. L'obiettivo è formalizzare il gruppo prima delle consultazioni". In mattinata, mentre Conte formalizzava le dimissioni, i "papabili" si sono giù runiti in un "luogo neutro", non a Palazzo Madama, e faranno il bis nel pomeriggio. Nel nome del nuovo gruppo ci dovrebbe essere un riferimento all'Europa e si sta lavorando anche al capogruppo, ma i diretti interessati riferiscono di "tre sorprese", tre nomi considerati "insospettabili" non ancora usciti sulla stampa.
Dal canto suo, De Falco precisa: "Entrerei in maggioranza solo per fare cose efficaci per il contrasto alla pandemia". Intervistato da Radio Cusano Campus, il senatore del Misto parla però già da statista: "Ci vuole il coraggio di affrontare la situazione con realismo, anche facendo un altro lockdown nazionale. Per quanto mi è stato possibile - ha proseguito - ho fatto approvare una risoluzione sul contrasto al Covid, questa risoluzione prevede il tampone rapido diffuso. Noi dovremmo fare un tampone ogni 4 giorni, in questo modo riusciremmo a rallentare il contagio e si potrebbero riaprire le scuole, i ristoranti, ecc… Per fare questo serve una centrale operativa esterna al governo, non si può affidare queste cose ad Arcuri che fa un altro lavoro. Queste cose da andrebbero gestite da persone come Crisanti e Galli. Questo è quello che io pretendo dal governo, altrimenti non appoggio nessuno".