L'aria che tira, "il nome del traghettatore". Marzio Breda saluta Conte: "Quirinale screditato dal mercato delle poltrone, cosa farà Mattarella"
"Sergio Mattarella potrebbe fare il nome del traghettatore o puntare a una maggioranza più ampia". Marzio Breda, ospite di Myrta Merlino a L'aria che tira su La7, prova ad anticipare il contenuto del faccia a faccia tra il presidente della Repubblica e Giuseppe Conte. Il premier è salito al Quirinale con grande calma, alle 12, dopo aver rassegnato un paio d'ore prima le dimissioni ringraziando i suoi ministri nel corso del CdM a Palazzo Chigi. Poi, anziché recarsi subito al Colle, si sarebbe rinchiuso con il suo fido portavoce Rocco Casalino per registrare un video messaggio alla Nazione, come ormai abitudine. Prima i fan-elettori-follower, poi il Capo dello Stato.
Ma ora l'avvocato di Foggia dovrà fare i conti con un presidente decisamente spazientito. "A chi dice che Mattarella non può non dare un'altra opportunità a Conte - spiega il quirinalista del Corriere della Sera in collegamento con la Merlino - vorrei ricordare il caso di Pier Luigi Bersani nel 2013. Chiese e ottenne un mandato ma non era un incarico vero, era un pre-incarico condizionato alla ricerca della costruzione di una maggioranza. Fu sbeffeggiato dal M5s e cercò di tirarla lunga e negoziare, consultava anche gli alpini e i boyscout poi dovette arrendersi". Traduzione: Conte non può più tirare la corda, come accaduto dalla fiducia risicatissima in Senato a oggi. O si presenta con numeri certi di nuovi responsabili disposti a sostenere il Conte Ter, o tanti saluti.
"Stavolta l'emergenza è vera, sanitaria ed economica - sottolinea ancora Breda -. Se si materializzerà una maggioranza senza una indicazione univoca su Conte premier, magari dai nuovi arrivi o da Renzi, a quel punto la domanda è: cosa farà il Capo dello Stato?". La risposta c'è già: "Potrebbe trovare lui un nuovo nome, come con il primo governo gialloverde quando prese l'iniziativa e indicò Cottarelli. Il nodo non è la maggioranza, ma solo su Conte. Lo spettacolo del mercato delle poltrone degli ultimi giorni suscita sdegno e rischia di far uscire screditato anche il Quirinale. È interesse del presidente spiegare in modo chiaro agli italiani la situazione e le scelte che farà".