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Coronavirus, Massimo Galli: "Ritardi con il vaccino? Avanti con le restrizioni"

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Massimo Galli, professore ordinario di Malattie infettive all'Università Statale di Milano e primario all'Ospedale Sacco, non è ottimista per il futuro: "Potrebbe andare peggio, ma senza vaccini siamo esposti a un contagio che galoppa e varia in tutta Europa. Per questo si devono mantenere le restrizioni fino a che non si sarà sicuri di essere usciti dalla tempesta. Ogni minima debolezza potrebbe costarci una terza ondata. Già così, con il ritardo dei vaccini, l'inverno, le varianti, e il virus che circola dentro e fuori i confini, è un rischio, se non probabile, certamente possibile", spiega analizzando l'attuale situazione del coronavirus in Italia. Il professore Galli è per la linea dura: "Bisognerà mantenerle fino a chiarire l'andamento della curva, che resta incerto ma sempre in crescita. Le misure natalizie hanno avuto un discreto effetto, ma non sono bastate a far calare i contagi, che potrebbero impennarsi in qualsiasi momento anche per importazioni dall'estero". Galli è per la chiusura anche delle scuole: "Al momento è meglio di sì, perché non è vero che non sono un problema, se non altro per i movimenti che generano. Ogni tipo di assembramento in qualsiasi luogo e con individui di qualsiasi età va rimandato. E sia chiaro che da persona qualunque sarei il primo a volere riaprire tutto, ma da infettivologo so che non ce lo possiamo permettere", certifica il primario. Il rimedio c'è ed è sempre lo stesso: "Se riuscissimo ad accelerare la campagna vaccinale e ad aumentare test e tracciamento, entro qualche mese si potrebbero alleggerire le misure o applicarle in maniera mirata, ma non mi pare che ci siano novità incoraggianti su questi fronti. Sui vaccini aspettiamo i quantitativi necessari per la popolazione e sui tamponi siamo fermi come sempre", conclude Galli. 

 

 

 

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